Presidi-sindaci con poteri molto forti, istituti con un autonomia scolastica finalmente concreta e non più bloccata su carta, un piano di assunzioni all'apparenza più robusto: questi i punti fondanti del DDL Buona Scuola approvato da governo Renzi e Parlamento nella giornata di ieri. Le ultime news sulla riforma della Scuola e sul DDL Renzi aggiornate ad oggi 21 maggio si concentrano dunque sul testo che ha superato lo scoglio della Camera con 316 si, 137 no e un solo astenuto. 'Grazie a deputati e deputate che hanno trasformato idee e riunioni sulla scuola al Nazareno in una buona legge. Orgogliosi della vostra tenacia. Viva il PD' ha commentato al riguardo il premier seguito a ruota dal ministro Boschi: 'Abbiamo una maggioranza assoluta, il voto è andato bene anche stavolta. Adesso c'è un altro passaggio significativo al Senato, quindi riaffronteremo alcuni punti che sappiamo essere ancora discussi'. Lo step che a breve si consumerà nell'aula di Palazzo Madama sarà quello decisivo, nel frattempo cerchiamo di capire che cosa preveda con precisione il testo approvato da Montecitorio.

News e novità Buona Scuola e DDL Renzi, aggiornamenti 21 maggio: la Camera approva il testo, ecco i dettagli della riforma

Nel bene e nel male il mondo dell'Istruzione esce completamente ridisegnato dalla riforma approvata dalla Camera dei Deputati. Le ultime news sulla Buona Scuola e sul DDL Renzi aggiornate ad oggi 21 maggio si concentrano dunque sui vari articoli di cui si compone il decreto a partire dall'aspetto dell'autonomia scolastica: fondamentale in particolare il passaggio nel quale viene statuito che dal 2016 in poi ogni istituto potrà richiedere specificamente le risorse di personale. Nel rendere effettivo il principio di autonomia scolastica, tanto peso (per qualcuno troppo) è stato affidato alla figura del preside, la cui nuova natura viene configurata dall'articolo 9. I presidi potranno scegliere i nuovi assunti prendendo come database di riferimento gli albi territoriali, decideranno l'organico a disposizione dell'istituto sino ad un massimo del 10% complessivo, premieranno gli insegnanti e decideranno chi ha superato e chi no l'anno di prova previsto dall'articolo sulle nuove assunzioni. Il programma di immissione dei precari era in effetti il più atteso: dall'1 settembre 100mila precari tra vincitori degli ultimi concorsi e facenti parte delle graduatorie ad esaurimento verranno assunti. Il nominativo di questi docenti verrà inserito in appositi albi territoriali dai quali, come accennato, attingeranno i presidi. Confermata infine la carta dell'insegnante che concederà ad ogni docente un budget di 500 euro l'anno da investire per le consuete spese di aggiornamento. La riforma della scuola più volte annunciata dal premier adesso ha una forma più concreta. Non quella definitiva forse ma siamo comunque vicini. Un nuovo assetto dell'universo istruzione che però non piace a nessuno. Né ai docenti né ai sindacati che continuano a minacciare scioperi e occupazione degli istituti. Sistemati in piazza a Montecitorio durante le operazioni di voto, molti docenti hanno infatti manifestato gridando alla scandalo. A tutti ha risposto il ministro Giannini: 'Abbiate fiducia in noi'. Ci sarà da credergli?