Non accenna a placarsi la 'guerra dei ricorsi' presentati dalle varie categorie di insegnanti precari che intendono far valere i propri diritti in merito al piano assunzioni della riforma della Buona Scuola

Vi abbiamo parlato ieri di una vittoria ottenuta dall'Anief per quanto riguarda l'iscrizione nelle Graduatorie ad esaurimento di un migliaio di diplomati magistrali che hanno conseguito il loro titolo prima del 2001/2002: anche questo articolo vede come protagonista questo sindacato, impegnato stavolta nel difendere le prerogative di tutti quei docenti presenti nelle graduatorie dei concorsi indetti dal Miur prima del 2012.

Assunzioni scuola anno scolastico 2015/2016: cosa dice la procedura

Infatti, secondo il piano straordinario assunzioni previsto dalla nuova riforma Renzi-Giannini, le graduatorie dei concorsi banditi prima del 2012 verranno soppresse a partire dall'entrata in funzione delle fasi B e C. 
Come senza dubbio saprete, per poter aspirare all'immissione in ruolo, tutti i docenti sono stati invitati a presentare domanda di assunzione a partire dal prossimo 28 luglio (con termine ultimo fissato al 14 agosto). 
Fra questi però non ci potranno essere gli iscritti alle graduatorie dei concorsi precedenti il 2012 per i quali il Miur ha impedito la presentazione della domanda telematica su Istanze online (sito ufficiale del Ministero dell'Istruzione).

Anief, appello ai docenti iscritti nelle graduatorie concorsi ante 2012

Nonostante questa imposizione ministeriale, l'Anief si è rivolta a questa categoria di docenti precari, invitandoli a presentare ugualmente la loro domanda utilizzando un modulo predisposto appositamente dal sindacato e che servirà oltre modo per ricorrere urgentemente al Tar del Lazio. L'obiettivo è quello di permettere la partecipazione dei ricorrenti alle successive fasi del piano assunzioni, quella che riguarderà l'organico funzionale della scuola: l'Anief conta di portare a casa anche questa vittoria, in ragione di quanto contenuto nella direttiva UE 70/90 e in base ai principi di 'buon andamento' e libertà d'insegnamento indicati dalla Costituzione italiana.