Anche il cervellone elettronico che ha sviluppato l’algoritmo del Miur combinando posti nella Scuola e candidati è andato in tilt, più di una volta. Il pasticcio è capitato all’ufficio scolastico di Siracusa dove la maestra Failla, ha ricevuto un’abilitazione inesistente ed è stata trasferita in una scuola di Roma. E, come lei, altri nove precari senza possedere le abilitazioni necessarie e senza aver nemmeno fatto richiesta specifica, si sono ritrovati con una proposta di assunzione che, in realtà, non avrebbero dovuto ricevere.
Assunzioni fase B, rifiuti ed errori dei candidati
Tra i rinunciatari della fase B del piano assunzioni della Buona scuola, in 52 hanno esplicitamente rifiutato, mentre 192 non hanno effettuato alcuna scelta, il che equivale ad un rifiuto. Ma è proprio su questo punto che si sono addensate le perplessità di un sistema matematico che ha avuto i suoi bug. Procurando un danno spropositato per chi, ricevendo una proposta irricevibile, e dunque trovandosi spiazzato, ha preferito non rispondere per non rifiutare ma, in realtà, la mancata risposta è stata poi esitata dal cervellone come un rifiuto.
Algoritmo assunzioni scuola, l’errore del sistema sulla candidatura della maestra di Siracusa
La storia di Licia Failla da Siracusa è emblematica: come informa Il Messaggero, la maestra ha presentato domanda tramite Istanze on line per candidarsi alle fasi B e C per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia.
Ma, tra una schermata e l’altra della domanda, si è ritrovata un passaggio nel quale le veniva richiesto di scegliere tra posto comune e sostegno, il che ha destato le prime perplessità non essendo abilitata per il sostegno.
Accortasi dell’errore, la maestra ha avvisato l’Ufficio scolastico regionale, che ha preso in carico la sua situazione.
Ma, dopo pochi giorni, la maestra ha ricevuto, ugualmente, la proposta dalla scuola Visconti di Roma di recarsi in sede e prendere servizio per il sostegno.
Adesso, data l’impasse burocratica nella quale è scivolata la pratica, la maestra rischia di perdere la posizione in graduatoria e di non poter concorrere per la fase C. Infatti, il cervellone è andato avanti con l’algoritmo e non ha considerato la situazione di errore della maestra.
Anief, allarme per gli errori del cervellone: a rischio la fase C
Il sindacato Anief è preoccupato per la doppia beffa che si profila per molti candidati: infatti, non accettando la proposta errata, i candidati si sono messi a rischio di essere estromessi anche dalla fase C. E’ un errore inammissibile, fa sapere La Stampa, che si aggiunge a quello ben più grave di numerosi candidati, immessi in ruolo alle superiori, ma con l’abilitazione al sostegno delle scuole medie.