Matteo Renzi chiude il 2015, anno che verrà ricordato come quello della 'Buona Scuola', parlando ancora una volta della riforma. Lo fa attraverso un'intervista pubblicata sul numero odierno del quotidiano di Napoli 'Il Mattino' (giovedì 31 dicembre).

Il Presidente del Consiglio non ha perso occasione per 'rinfacciare' al mondo della scuola (e non solo) lo scetticismo e la 'molta cattiveria' che il governo ha dovuto incassare. Il premier non dimentica gli 'slogan di quelle ore' e parla, senza mezzi termini, di 'solitudine': nonostante tutto, nonostante la cattiveria e le urla, nonostante sembrava che 'tutto il mondo ci fosse contro', il governo ha deciso di andare avanti lo stesso.

Ultime news Buona Scuola, giovedì 31 dicembre: Renzi 'Vergognosa campagna di disinformazione'

Le parole di Renzi sono taglienti e pungenti. Il Presidente del Consiglio se la prende con quei governatori che avevano lanciato un referendum, accompagnato da quello che il premier definisce come 'una vergognosa campagna di disinformazione'.

Al centro delle polemiche, ancora una volta, è il termine 'deportazione'. Renzi ha confessatoal direttore del Mattino, Alessandro Barbano, di essersi vergognato per chi ha trovato il coraggio di pronunciare questa parola. Si tratta di una mancanza di rispetto verso il dolore di quelle donne e di quegli uomini che hanno conosciuto veramente sulla loro pelle cosa significa essere deportati.

Renzi: 'Buona Scuola dice addio al precariato, ci provino pure con il referendum'

Lo sfogo di Renzi, indirizzato a coloro che hanno portato avanti una campagna denigratoria nei suoi confronti e nei confronti del suo governo, assume toni duri: 'E' una conquista di civiltà. Il governo ha mantenuto la barra dritta e così possiamo dire oggi di essere riusciti a dire addio al precariato'.

Il Presidente del Consiglio afferma, inoltre, che chi ha parlato di 'deportazione', dovrebbe trovare il coraggio di scusarsi: 'Non credo che lo farà e non sarà certamente questo il problema' ironizza il premier.

Renzi, alla fine dell'intervista, vuole lanciare un messaggio chiaro a chi intende ancora opporsi alla legge 107: 'Se qualcuno però sta pensando ancora al referendum contro la Buona Scuola, non si dimentichi che il governo tirerà dritto come ha sempre fatto. Ci provi pure'.