Vi abbiamo riferito ieri della risposta polemica dell'onorevole Maria Coscia del Partito Democratico all'appello lanciato dal cantante Piero Pelù a favore degli insegnanti e contro il 'concorso truffa'. L'esponente Pd aveva invitato il 'nostro eroe' a dimostrare che il concorso avrebbe prodotto dei licenziamenti anzichè assunzioni.

Ultime news scuola 12 aprile: 'Onorevole Coscia, le spieghiamo noi perchè sarà licenziamento di massa'

Il promotore del movimento 'Insegnanti Uniti', nonchè primo firmatario della petizione 'Stop al concorso truffa!', Alfredo Pudano, ha prontamente replicato all'onorevole Coscia, illustrando i motivi per i quali si deve ritenere che il prossimo concorso costituirà causa di licenziamento.

In una lettera inviata al sito specializzato 'Orizzonte Scuola', Pudano cita l'ormai famoso comma 131 della legge 107, in base al quale, a partire dall'anno scolastico 2016/7, sarà impedita agli insegnanti che avranno superato il limite dei 36 mesi di servizio, la possibilità di sottoscrivere nuovi contratti a termine.

Dopo il concorso, migliaia di docenti che rimarranno senza lavoro

Si tratterà di una forma 'velata' di un vero e proprio'licenziamento' di massa, se si tiene conto del fatto che la maggior parte degli oltre 165.000 docenti che si sono candidati al prossimo concorso lavorano già da anni nella scuola e che soltanto per un terzo di loro ci sarà la cattedra (comunque nell'arco di tre anni...).

Non si sta parlando, quindi, di persone disoccupate ma di lavoratori precari che, in diversi casi, hanno svolto un servizio decennale o più: docenti che hanno 40-50 anni, con famiglia a carico, per i quali sarà durissima, se non impossibile, trovare un altro lavoro.

Miur ha operato in senso contrario alla sentenza della Corte Europea

Il Miur, in pratica, ha capovolto la sentenza della Corte Europea che ha condannato lo Stato italiano per abuso di contratti a termine: anzichè assumere a tempo indeterminato le migliaia di insegnanti che hanno superato i 36 mesi, si sbarazzerà di loro, impedendo loro la possibilità di rivendicare il proprio diritto.

Alfredo Pudano, infine, ha invitato l'onorevole Maria Coscia a spiegare come mai lo Stato italiano abbia deciso di spendere 300 milioni di euro per organizzare un concorso, anzichè assumere direttamente gli insegnanti dalle graduatorie preesistenti. Ecco perchè si può parlare di 'concorso truffa', un concorsoche anzichè assumere, provocherà un 'licenziamento' (tra virgolette) di massa.