Si, è la verità. Può sembrare strano nell'apprendere questanotizia,dato che molti italiani sono ancoraalla ricerca di un'occupazione, male statistiche Istateffettuate nel nostro bel paese si esprimonochiaramente. Il "Jobs Act" di Renzi sta dando i suoi frutti, abbattendo il tasso di disoccupazione che da anni opprime milioni di italiani.

Tra statistiche e realtà dei fatti

Secondo le normative europee vigenti, si calcola disoccupato colui che nel breve periodo è in cerca di lavoro è dà la sua disponibilità per un immediato collocamento.

E qua entra in gioco la nuova circolare emanata dal ministero del Lavoro, chefa levasulla differenza tra il disoccupato è il non occupato.

Praticamente rientrano nella categoriadei disoccupati solamente coloro che sono iscritti nelle liste degli uffici dei centri per l'impiego (ex centri di collocamento) lasciando (furbamente)fuori dalle statistiche i cittadini che adoperano altri mezzi per la ricerca di un lavoro che non siano gli uffici statali, o coloro che sono inattivi nel cercare un lavoro e non sono iscritti in nessuna lista.

Da capire invece se coloro che percepiscono un sussidio (es Naspi, Asdi, Aspi, Mini Aspi) vengano conteggiati come occupati o disoccupati.

Quindipossiamo affermare che il calo della disoccupazione italiana è ancora lontano dalla realtà dei fatti, e che questi dati che vengono riportati dalle varie statistiche Istatsono utili a ben poco se non per fare audience.

E' possibile sconfiggere la piaga della disoccupazione?

Tante sono le idee e proposte che quotidianamente vengono esposte dai nostri politici o uomini di scienze politiche per debellare questa piaga, e la speranza di tutti i cittadini italiani è quella che al più presto si possano attuare manovre concrete che ridiano dignità ad uomini che vogliono avvalersi del loro diritto e dovere di lavorare.

Concludendo, vogliamo citare la prima parte dell'articolo numero 1 della Costituzione italiana: 'L'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro'.