All'indomani del voto per i ballottaggi delle comunali, la delusione nelle file del Partito Democratico è evidente: dopo il colpo subìto dalle regionali, è arrivata un'altra cocente sconfitta che lo stesso Renzi non può fare a meno di ammettere. La sconfitta a Venezia, dopo ventun anni di dominio del centrosinistra, è di quelle che fanno male. Sul numero odierno del giornale 'Il fatto quotidiano' viene riportata un'intervista realizzata con il governatore della Puglia, Michele Emiliano che ha commentato amaramente i risultati delle comunali, inquadrandoli nel complesso della situazione politica italiana.
Michele Emiliano, Partito Democratico: 'La scuola ci ha fregato'
'In uno scenario di forte astensionismo che vale comunque per tutti i partiti, il Partito Democratico ha pagato dazio sulla Scuola - ha ammesso Emiliano - tutto quel mondo ha indetto una campagna contro di noi.'
Il governatore della Puglia ha sottolineato come la riforma della Buona Scuola sia costata almeno un milione di voti, passati tutti al Movimento Cinque Stelle.
Emiliano non ha nessuna difficoltà ad ammettere le ragioni di questo 'passaggio di voti': i 'grillini' riescono a parlare a quel mondo, molto strutturato. Il Movimento Cinque Stelle ha preso il posto, a tutti gli effetti, della sinistra radicale ed è riuscito, come interlocutore, a sottrarre dei consensi al Partito Democratico.
PD sconfitto alle comunali: riforma della scuola e Mafia Capitale le cause
Oltre alla scuola, ammette Emiliano, anche la vicenda legata a Mafia Capitale ha pesato non poco: si è trattato di altra 'benzina' nel motore del Movimento Cinque Stelle che continua nel perseguire una linea politica ben precisa, quella di 'sgonfiare le gomme' al Partito Democratico.
Insomma per la maggioranza una gran bella batosta e chi alla vigilia del confronto elettorale pensava che i flash mob dei docenti all'insegna dello slogan 'Noi non votiamo PD' non trovasse poi un effettivo riscontro nella cabina elettorale, alla fine si è dovuto ricredere.