Il Dottore dal numero 46 si è infortunato durante un allenamento su una moto enduro, riportando una frattura a tibia e perone. Stanotte è stato trasferito all’ospedale Torrette di Ancona, come Valentino Rossi stesso avrebbe richiesto, dopo essere stato ricoverato all’ospedale di Urbino, luogo in cui è accaduto l’incidente, nel pomeriggio di giovedì.

L’intervento nella notte

Intorno a mezzanotte si sarebbe iniziato a preparare la sala operatoria e circa alle 2,00 d stanotte, è iniziata l’operazione. Il chirurgo ‒ che ha dovuto tenere ben fremo il bisturi ‒ considerato il valore del paziente-campione che si ritrovava sotto i ferri, è il direttore del reparto Ortopedia Raffaele Pescarella, il quale ha dichiarato durante la conferenza stampa di avergli applicato un chiodo endomidollare in titanio tra la tibia e il perone.

Si teme certamente per il continuo della grande stagione nella MotoGP del Dottore ‘46’ della Yamaha, si pensi che la scorsa domenica si è classificato secondo, nella Gp di Gran Bretagna, dopo Marc Marquez. La sua ripresa dipende dallo stesso campione ma il medico che ha effettuato l’intervento, chiede almeno 30-40 giorni di riposo, così da pregiudicare seriamente la sua rincorsa al titolo mondiale. Per ora Valentino sta per qualche giorno all’ospedale Torrette di Ancona, in cui pare, secondo indiscrezioni, accanto a lui starebbe la madre, anche se tutto il reparto di Ortopedia e Traumatologia, risulta essere chiaramente blindatissimo per garantire la privacy al campione. Dopo il periodo di riposo, Rossi può iniziare subito la fisioterapia ma i tempi di recupero, secondo il dottor Pescarella dipendono principalmente da lui.

Le dichiarazioni dell’ortopedico possono però lasciare sereni i fan del Rossi, visto che l’intervento sarebbe riuscito perfettamente e Valentino sta bene, tanto che lui stesso spera di tornare presto sulle piste, ma ha un bollettino medico da rispettare.

L’infortunio del 2010

Qualche preoccupazione in più l’ha destata il fatto che la gamba interessata da questo infortunio, ovvero la destra, è la stessa in cui nel giugno del 2010 ebbe un'altra frattura scomposta a tibia e perone, sul finale della sessione di prove libere a Mugello.

L’intervento quella volta fu eseguito dal professor Roberto Buzzi al Cto di Firenze. Ma l’ortopedico di Rossi rassicura i tanti tifosi del pesarese, poiché sarebbero cose differenti. Si attendono ora i risvolti della ‘ripresa’ del grande Dottore della Yamaha 46; tutti sperano ‒ come lui stesso ‒ di vederlo prestissimo in sella alla sua moto.