Il canone Rai ha una lunga storia giuridica alle spalle e tornando indietro nel tempo risaliamo alla sua nascita nel periodo monarchico; emanato da un 'Regio decreto legge' dichiarato 'operante' dallo stesso Re d'Italia Vittorio Emanuele III° nel 21 febbraio del 1938 e convertito il 4 giugno dello stesso anno in legge; pubblicato quasi immediatamente nella Gazzetta Ufficiale n° 78 due mesi prima (5 aprile) recita: "chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto ("R.D.L.

21 febbraio 1938, n 246 art. 1, in materia di "Disciplina degli abbonamenti alle radioaudizioni").

Onere ed esonero del canone Rai

Da quegli anni 'felici', in cui tutti i possessori di uno schermo televisivo erano vincolati al pagamento di un'aliquota per la visualizzazione dei programmi televisivi Rai a oggi, sono stati tanti i 'tentativi' degli italiani di staccarsi da una 'retta' ritenuta 'ingiustificata', in quanto unica emittente cheobbligava e obbliga attualmente la sua visione al pagamento rispetto alle tante altre opportunità di ricezione date da altre emittenti televisive nazionali e non. Ricordiamo il tentativo di scollegare e far 'sugellare'il canale Rai dal ricettore dell'impianto televisivo; sistema adottato e che ha permesso a una moltitudine di italiani di non pagare più la tanto odiata tassa, cosa che alla fine ha portato lo Stato a trovare altri escamotage per 'raccogliere' i fondi anche da quei 'furbetti' che erano riusciti ad aggirare il 'versamento'.

Chi non paga il canone

Fra tutti quelli che saranno 'obbligati' a pagare il canone tv, perché nella legge di stabilità è stato 'architettato' il prelievo a tutti i possessori di una utenza energetica domiciliata, ci sono anche le categorie 'protette' che non dovranno versare i 100 euro allo Stato perché possessori di quelle particolari 'qualità' che gli permetteranno l'esonero della retta.

Vediamo chi non paga: innanzitutto i non possessori di apparecchio televisivo in casa che dovranno, entro il 30 aprile con A.R. postale o entro il 10 maggio in via telematica, denunciare sotto la propria responsabilità il non possesso; chi non supera il reddito di 8000 euro lordi l'anno (pari a 6.713,98 netti) e oltrepassa i 75 anni di età; le seconde case; gli studenti o i lavoratori fuori residenza che vivono in altra abitazione, ma risultano residenti con i genitori; le persone domiciliate in strutture assistenziali; apparecchi tv destinati a ospedali militari delle 'Forze Armate Italiane' o case del soldato; agenzie diplomatiche, i rivenditori esercitanti la professione o i tecnici tv.

Per poter usufruire della domanda di disdetta del canone e far cessare il pagamento in bolletta della retta bimestrale, è indispensabile compilare il modulo che potrà essere reperito nel sito prontolarai.itoppure al link canone.rai.it e cercare al suo interno la voce che correla alla domanda di esenzione.