Peppe non aveva vita facile prima di questo Natale. E il sito istituzionale "Semplice come Peppe" ce lo ricorda sottolineando che Peppe è un uomo semplice, che ama vivere e persino lavorare ma che di certo non ama fare la fila alla posta o al comune. Men che meno a Peppe piace fare i lavori di casa, attività per la quale sembra piuttosto negato.

Il personaggio fantozziano creato dal Dipartimento della Funzione Pubblica in collaborazione con il Dipartimento per l’informazione e l’editoria è il protagonista della campagna di sensibilizzazione per la Riforma della Pubblica Amministrazione.

Il target della campagna mediatica è il cittadino e se pure il povero Peppe può semplificarsi la vita, allora lo possono fare davvero tutti.

“Semplificare la burocrazia? Ora può farlo chiunque, anche Peppe!”

Riforma della Pubblica Amministrazione

La legge delega di riforma della PA mira anche a semplificare i rapporti col cittadino ingolfati e appesantiti dalla lentezza burocratica.

"Per la prima volta infatti la riforma della pubblica amministrazione non è stata concepita come una riforma di settore ma come un progetto di cambiamento del paese." Afferma il sito del Ministero per la Semplificazione retto dal ministro Marianna Madia. Il progetto di semplificazione si svilupperà in tre fasi:

  • rapporto tra cittadino e Amministrazione Pubblica
  • certezza di tempi e regole per chi vuole investire
  • riorganizzazione nella gestione dei lavori pubblici

con l'impossibilità per un’amministrazione di cambiare idea su un provvedimento dopo 18 mesi e il silenzio assenso tra le stesse amministrazioni.

E la riforma della PA in questi anni ha fatto anche dell'altro, come la centralizzazione dell'ANAC nella lotta alla corruzione, la trasparenza dei comuni e l'impossibilità di questi ultimi a condurre operazioni finanziare con società la cui proprietà sia sconosciuta o ancora, la riduzione del 50% dei distacchi e dei permessi sindacali retribuiti.

Quali sono i miglioramenti per il cittadino

Ma cosa migliora nel rapporto tra cittadino e Stato? Il fulcro di quest'ammodernamento sono le parole semplicità, chiarezza e velocità incarnate dai servizi SPID, FOIA e SCIA. Nomi poco parlanti ad eccezione forse del primo, ma che rimandano a progetti funzionali e concreti per semplificare la vita dei cittadini.

SPID

Questo servizio ha un sistema con accesso unico tramite ID ottenibile facendone richiesta ad uno degli identity provider accreditati dall'Agenzia per l'Italia digitale (Aruba, InfoCert, Namirial, Poste Italiane, Register.it, Sielte e TIM). Una volta ottenuta l'identità digitale si può accedere ai servizi dell'INAIL, dell'Agenzia delle Entrate, dell'ACI o dell'INPS. Si può compilare il 730 così come la domanda per i Bonus Mamma e Nido. La politica del sistema SPID si basa su una quantità minima di informazioni richieste al cittadino e su tre livelli di sicurezza:

  • Il primo livello permette di accedere ai servizi solo attraverso nome utente e password
  • Il secondo livello permette di accedere con nome utente e password scelti dall'utente, più l'aggiunta di un codice temporaneo di accesso
  • Il terzo livello, oltre al nome utente e alla password, richiede un supporto fisico per l'identificazione (ad esempio una smart card)

FOIA

Con il Freedom of Information Act, la nuova legge sul diritto di conoscere, si può accedere liberamente ai documenti e ai dati delle pubbliche amministrazioni.

Chiaramente sono esclusi quei casi a tutela dell'interesse pubblico, della privacy e della segretezza della corrispondenza.

Con il servizio del FOIA si può sapere ad esempio quanto costa al comune l’illuminazione stradale oppure se un ospedale o una scuola sono a norma. Per conoscere questi dati è sufficiente mandare una PEC all'ufficio che detiene i dati che si vogliono conoscere. La richiesta peraltro non deve essere motivata, ha costo zero e si può richiedere il materiale in modalità cartacea purché si abbia cura di rimborsare i costi entro 30 giorni. La cosa interessante è che se non si riceve risposta entro 30 giorni dall'invio della PEC o se non si condividono le motivazioni del rigetto della domanda, si può richiedere il riesame interno al Responsabile per la trasparenza della PA o al difensore civico, oppure fare direttamente ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale competente.

SCIA

Per finire, il servizio dedicato a tutti coloro che vogliono avviare una ristrutturazione di casa o un'attività commerciale. La modulistica fornita sarà più semplice così come il linguaggio utilizzato: un "esercizio di somministrazione di alimenti e bevande" diventa adesso un bar o un ristorante e un "esercizio di vicinato" è un semplice esercizio commerciale. L'invio dei moduli può avvenire in forma cartacea o in forma digitale, oppure inviando via posta certificata la documentazione cartacea scansionata. Un altro obiettivo della SCIA è quello di non chiedere ai cittadini documenti che l'amministrazione pubblica già possiede, come titoli di studio, certificati di agibilità dei locali, autorizzazioni o certificazioni antimafia.

Insomma Peppe adesso non ha più scuse!