In tanti ricorderete i servizi quotidiani che i Tg nazionalimandavano in onda su Napoli tra il 2007 e il 2008, relativi all’emergenzarifiuti. Servizi spesso che distorcevano la realtà dato che la reale emergenzariguardava soprattutto la provincia partenopea e quella casertana, ma ilproblema veniva soprattutto e scientificamente attribuito al capoluogo campano.Poco invece si diceva e si dice ancora sulla stessa emergenza che riguardaaltre realtà italiane, come la Calabria, Palermo e la stessa Capitale. Laquale, a fine maggio, rischia di ritrovarsi cumuli di immondizia lungo lestrade.
Tale situazione si è venuta a creare da quando è stata primaordinata la chiusura della discarica di Malagrotta, cui proprietario è MarioCerroni, colui che per quasi cinquant’anni ha gestito in modo indisturbato losmaltimento dei rifiuti; e poi un’ordinanza restrittiva sugli impianti ditrattamento della Colari. A febbraio il Sindaco Ignazio Marino con un’ordinanzaha conferito alla società Ama la gestione dei rifiuti per un massimo di tre mesi;ordinanza che scadrà il prossimo 26 maggio.
Il problema è che le istituzioni non possono più avererapporti con le società che avevano a che fare con Cerroni. Su quest’ultimo, ealtre sette persone, pende un’accusa di associazione per delinquere finalizzataal traffico dei rifiuti.
Il pm contesta, a seconda delle posizioni, anche laviolazione di norme contro la pubblica amministrazione e la truffa in pubblicheforniture.
A pesare sullo stallo anche il cambio di Governo. Marinoinfatti aveva avviato un tavolo di trattative con l’ex Ministro dell’AmbienteOrlando, col quale stava convergendo sulla necessità di nominare un Commissarioper l’emergenza rifiuti.
Ma cambiato il Governo e dunque il Ministro, tutto èstato sospeso. Il problema cardine resta l’interdizione alla gestione deirifiuti alla società Colari, dalla quale tutta la Regione Lazio, e non soloRoma, dipendono fortemente.
Vedremo partire navi cariche di rifiuti da Civitavecchiadestinazione Rotterdam come visto nel porto di Napoli non troppo tempo fa?