Un gruppo di esperti di nutrizione reclutati dall'amministrazione Obama ha suggerito la scorsa settimana che il governo prenda in considerazione l'ambiente al momento di decidere ciò che la gente dovrebbe mangiare. Una delle soluzioni sarebbe quella di limitare il consumo di carni rosse.

Il rapporto è stato presentato al Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, per "trasformare il sistema alimentare". Il senatore Chuck Grassley afferma: "Generazioni di contadini e allevatori di bestiame sono stati e continuano ad essere coscienziosi conservatori di risorse naturali limitate.

Essi si basano sulla terra e l'ambiente per il loro sostentamento. Questi fatti si dimenticano quando a Washington si discute sulla questione che mangiare carne rossa faccia male all'ambiente."

La relazione dovrebbe servire a stilare le linee guida per una Corretta alimentazione, anche per i programmi di refezione scolastica, per un valore stimato di 16 miliardi di dollari.

Il North American Meat Institute si è opposto alla relazione definendola "sbagliata e priva di senso", ed i produttori di carne si sono allarmati. Sono in molti a dire di essere delusi per le raccomandazioni del panel, in quanto ritengono assurdo che il Comitato proponga la riduzione di carne, nello specifico di carne rossa, nella dieta americana.

Questa evoluzione della scienza nutrizionale che sfocia in relazioni come quella pubblicata la scorsa settimana, potrebbe uccidere un settore come quello dell'allevamento di bovini, secondo loro.

Le linee guida federali vengono aggiornate ogni cinque anni, al fine di consigliare agli americani scelte alimentari sane. Eppure i critici dicono che l'ultimo rapporto abbia oltrepassato i suoi confini ed intenta una campagna volta a distruggere i produttori di carni rosse.

Il dott. Richard Thorpe, proprietario di ranch, dice che parte del problema risiede nel fatto che il Governo sta dicendo agli americani che dovrebbero prendere in considerazione la sostenibilità del loro cibo. Questo si tradurrebbe nel mangiare meno carne ed aumentare il consumo di ortaggi e vegetali. Afferma inoltre che "I legumi non devono essere il pilastro della dieta americana.

Ci vorrebbe una carriola di spinaci per soddisfare la stessa quantità di ferro di una porzione di carne bovina, ed inoltre il ferro nella carne non è uguale al ferro negli spinaci, ma più assimilabile."

Secondo uno studio della rivista Climatic Change del giugno 2014, il mangiatore medio di carne negli USA è responsabile del riscaldamento globale per il doppio rispetto ad un vegetariano medio ed è quasi il triplo rispetto al vegano medio. Ma questo a Thorpe non importa, che anzi aggiunge che medicalmente ci sono grandi benefici nel mangiare carne di manzo. Accusa perfino l'industria che "negli ultimi tre decenni non ha fatto altro che ridurre la quantità di grasso nei nostri animali."

La professoressa Miriam Nelson della Tufts University però afferma che il panel non sta dicendo a tutti gli americani di diventare vegani, ma "sta dicendo che la gente ha bisogno di mangiare meno carne.

Dobbiamo cominciare a pensare a ciò che è sostenibile. Altri paesi hanno iniziato a farlo, e dovremmo farlo anche noi."

Alla fine, sembra che della salute importi ben poco rispetto alla sostenibilità.