Oregon. Un gioco di prestigio della natura è quello che interessa il Lost Lake, la distesa lacustre ai piedi della Catena delle Cascate, la location di Passaggio a Nord-Ovest di King Vidor: in inverno il lago recupera la sua estensione, ma poi viene prosciugato da una fauce aperta sul suo lato nord che funge da foro di scarico. Non sono Naiadi misteriose strappate dalla mitologia e imprigionate nel sottosuolo ad essere responsabili della magia. Gli scienziati lo spiegano in un altro modo. Il "tubo di scarico" responsabile del drenaggio dell'acqua in realtà è un cratere vulcanico che si dipana nel sottosuolo attraverso una rete di canali scavati dalla lava fluida che alimenta le bocche vulcaniche di patrimonio delle Cascades. Quando i canali che si spingono fino alle profondità della Terra, vengono occupati di nuovo dalle correnti laviche l'acqua viene risospinta all'esterno. L'acqua risucchiata ricarica le falde acquifere delle sorgenti della catena montuosa. Più volte l'uomo ha tentato di imporre il suo dominio anche su questo fenomeno tentando di tappare il buco. Ne sono prova i diversi oggetti che ogni volta l'acqua ha restituito alla superficie. Ma la natura ha prevalso. In fondo il paesaggio interessato avrebbe potuto guadagnare dai Romantici il titolo di "sublime". E se è vero che "nomen omen" il nome Oregon deriva non a caso dalla parola maya "Huracan" che designava le divinità delle tempeste.
Fenomeno anche italiano
La sparizione temporanea di un lago non è un'eccezionalità americana. Anche in Italia il fenomeno si ripete a Volturara Irpina (AV). A Piana del Dragone si estende un bacino a carattere stagionale, alimentato principalmente dal torrente Seva. La Bocca del Dragone, invaso carsico impostato su una zona cataclastica derivata da una faglia, ingoia le acque di ruscellamento e degli impluvi naturali. La circolazione idrica sotterranea corre su una falda più superficiale scendendo nelle falde più profonde Quando l'inghiottitoio naturale si ingorga si forma il lago. Purtroppo Piana del Dragone, "l'oro blu del Sud" rischia di diventare "oro nero" essendosi aggravato il carico inquinante.