Sarà un'impressione ma sembra che in questo periodo ci siano all'orizzonte solo le elezioni comunali e poco altro mentre è alle porte una nuova consultazione, un referendum, che chiede ai cittadini di esprimersi su un tema che ha un grande valore sia dal punto di vista ambientale che energetico. Si tratta di un referendum abrogativo che ha valore solo se si raggiunge il quorum del 50% di votanti rispetto agli aventi diritto.

Per che cosa si vota?

La domanda che troveremo sulla schedachiederà se dal testo delle Norme in materia ambientale attualmente in vigore si vogliano togliere le parole per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale.

Questo significa che si chiede ai cittadini di decidere sulla norma che oggi consente trivellazioni, ricerche e sfruttamento di giacimenti di gas o di petrolio su tutto il territorio italiano e anche nelle dodici miglia dalle nostre coste. Votando No si conserva questa possibilità, con il SI l'indicazione è che, alla scadenza di ciascuna concessione, non possano essere continuate le attività estrattive anche se c'è ancora del petrolio o del gas disponibile.

Sì o No?

Lo schieramento per il SI ha alla testa un comitato composto dai rappresentanti di ben nove Regioni al quale hanno dato aderito anche Greenpeace, Dacia Maraini e Dario Fo. Gli argomenti sono di ordine ambientale e paesaggisticoe si sostiene che i giacimenti vengono sfruttati fino al loro esaurimento anche se la concessione è scaduta.

In particolare Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio della Regione Veneto, sostiene che è necessario cambiare approccio verso l'approvvigionamento energetico, che i turisti del litorale non sarebbero poi così felici di vedere in lontananza le sagome delle piattaforme petrolifere e che potrebberocomportare anche problemi di inquinamento e per la pesca.

No

Il comitato per il NO al referendum ha sede a Roma ed è guidato dal Presidente della Gepi, società per le gestioni e partecipazioni industriali, Gianfranco Borghini. Sostiene che la ricerca e lo sfruttamento dei nostri giacimenti è importante sia per contenere i costi dell'energia sia in termini occupazionali. Al comitato hanno dato adesione diverse associazioni, imprenditori e diversi giornalisti.

Una domanda

I compensi per i Presidenti di Seggio e per gli scrutatori saranno rispettivamente di 130 e di 104 euro. I seggi elettorali italiani sono oltre 60.000. Senza fare calcoli esatti, il costo di questa consultazione è notevole. Non si poteva unire questo referendum alle altre elezioni di cui tanto si parla?

Un consiglio

Sia che si decida di partecipare al referendum, cosa non obbligatoria per legge, sia che no, è bene controllare se nella tessera elettorale c'è ancora qualche spazio libero per la vidimazione del voto effettuato. Nel caso la tessera sia stata timbrata completamente ci sono gli uffici elettorali di ogni Comune che possono fornirne una nuova senza lunghe attese, almeno in questo periodo.