Come ogni anno, anche nel 2016, in tutte le spiagge italiane sono stati effettuati i controllida parte delle Agenzie regionali per l'Ambiente, che stabiliscono la qualità dell'acqua e la conseguente balneabilità. Queste analisi vengono effettuate e regolamentate da una legge Europea emanata nel 2006, la quale stabilisce in base a determinati criteri se le acque e le spiagge sono pulite o meno. I test si baserebbero però su due soli tipi di staffilococchi che potrebbero causare gastroenteriti e che non prevedono invece controlli sull'accumulo di elementi chimici, che alla lunga potrebbero causare patologie molto più gravi.
Le analisi secondo la normativa
In base alla regolamentazione europea vengono fatti, per ogni tratto balneabile, più controlli nell'arco dell'anno ed in periodi specifici. Secondo lo studio basato su diversi fattori epidemiologici dell'OMS, è emerso che per i bagnanti i rischi più grandi sono dovuti prevalentemente da una possibile contaminazione microbiologica. Per questo motivo le analisi necessarie ed obbligatorie sono da eseguire solamente per la ricerca di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli, che potrebbero provocare virus gastrointestinali o nei casi più gravi salmonella. Quindi per quanto riguarda contaminazioni da parte di elementi chimici non viene effettuato nessun tipo di esame, anche se la normativa europea non vieta di fare analisi aggiuntive.
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Quali elementi chimici sono presenti nelle nostre acque
Uno degli esempi più lampanti è sicuramente quello che riguarda le spiagge di Rosignano in provincia di Livorno. Soprannominata la "Miami dei poveri" in quanto il suo litorale si presenta con meravigliose spiagge bianche dovute al carbonato di calcio e contornate dalle ciminiere della multinazionale Solvay.
In alcuni tratti esiste il divieto di balneazione per via degli scarichi industriali, ma magicamente, spostandosi solo di pochichilometri, la qualità dell'acqua viene certificata come "eccellente".
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Anche qui i controlli vengono effettuati come da norma sui due batteri fecali, che però potrebbero non risultare nei test in quanto i fattori chimici presenti nell'acqua avrebbero la capacità di annientarli.
Sicuramente il paese toscano non è l'unico ad avere questi problemi e quotidianamente si continuano a riversare in mare veleni come mercurio, ferro, alluminio, tributilstagno, manganese e chissà quanti altri.