L'emergenza rifiuti purtroppo si sta diffondendo in diverse zone del nostro Paese. Poco tempo fa, quando si diceva "Terra dei Fuochi" ci si riferiva alla Campania e alla situazione di degrado ambientale in cui versa questa regione. In particolare, si parlava di come gli sversamenti illeciti siano appannaggio della malavita e delle conseguenze nocive che le esalazioni provocano sulla salute delle persone (in alcune zone della Campania non si contano ormai più i morti per diverse tipologie di cancro). Oggi invece anche altri luoghi d'Italia si contendono il triste primato dei rifiuti e degli sversamenti illegali.
La denuncia di Monsignor Nunzio Galantino
Un monito ai pugliesi arriva dal segretario generale della Conferenza Episcopale italiana, Monsignor Nunzio Galantino, che ha origini pugliesi. Intervenuto al convegno diocesano tenutosi ad Acerra, Galantino ha approfittato dell'occasione per dichiarare che "è la Puglia la vera terra dei fuochi, più della Campania". Durante il suo intervento Galantino ha esortato le persone coraggiose e i parroci ad impegnarsi affinché la verità venga fuori. Le denunce nei confronti dei reati ambientali devono provenire non solo dalle persone comuni, ma anche dai preti. Sbagliano coloro che pensano che queste situazioni siano lontane dalla loro parrocchia. Siamo tutti coinvolti direttamente, e abbiamo il dovere di denunciare qualsiasi situazione anomale di cui veniamo a conoscenza.
L'esempio di Don Ciotti
Monsignor Galantino ha poi citato l'esempio di alcuni preti che, nonostante il loro impegno encomiabile nei confronti di alcune tematiche "scomode", sono stati tenuti spesso in disparte dalla Chiesa. Don Luigi Ciotti, presidente dell'Associazione "Libera" contro le mafie è uno di questi, definito spesso un "prete sociale", come se la sensibilità nei confronti del prossimo non fosse un principio predicato da Gesù Cristo.
Galantino esorta i suoi conterranei (lui stesso è pugliese) ad uscire dall'omertà e avere il coraggio di denunciare gli illeciti ambientali. Il paese in cui Galantino ha vissuto per tanti anni (Cerignola, provincia di Foggia) da un po' di tempo si trova in piena emergenza ambientale.