Il Parlamento Europeo ha approvato nuovi limiti per le emissioni inquinanti. Passo necessario per raggiungere quelle soglie di eco-sostenibilità definite dai protocolli ambientali di Kyoto. L'Agenzia per l'Ambiente Europea ha comunicato a tal proposito le stime di morti causate dall'Inquinamento ambientale: oltre 400 mila morti ogni anno, secondo gli studi su morti premature da addebitarsi in parte o in tutte alla vivibilità ambientale.

Il rapporto dell'Agenzia europea sulla qualità dell'aria

Le stime attuali suggeriscono un miglioramento in generale ma per quanto riguarda le condizioni della qualità dell'aria, l'agenzia europea dell'ambiente suggerisce che c'è ancora molta strada da fare.Da questo studio è tratto un dato fondamentale per comprendere le condizioni attuali della nostra sostenibilità ambientale, ovvero che l'85% della popolazione europea è stata esposta al particolato fine (PM2.5) a dei tali livelli da ritenerli potenzialmente nefasti per la salute pubblica.

La risposta che propone l'Agenzia Europea è senza dubbio radicale e decisamente tempestiva nella sua attuazione, infatti dal rapporto pubblicato in questi giorni viene proposto di rivoluzionare l'intero assetto dei trasporti, dell'energia e dell'alimentazione. Quindi i casi Ilva di Taranto per citarne alcuni, dovrebbero essere risolti nell'immediato oppure le coltivazioni intensive della produzione alimentare dovrebbero essere abbandonate per proiettarsi verso coltivazione a basso impatto ecologico. Ovviamente questi processi di rivoluzione e sostenibilità ecologista hanno dei costi altissimi e hanno efficacia solo se tutti i paesi membri dell'Unione Europea concordemente adotteranno queste soluzioni, cosa che, in un periodo di recessione economica e di forte turbolenza politica appare abbastanza difficile.

Ma aspettando nuovi sviluppi nel quadro delle politiche ambientali comunitarie, gettare il cuore oltre l'ostacolo e le barriere socio-culturali del momento non fanno che bene al processo di eco-friendly al 100% delle politiche dei singoli stati, a prescindere dal periodo e le difficoltà storiche del momento presente.