Sono ormai mesi che su molti media internazionali si vocifera di un oggetto 'astrale' (forse un asteroide) in viaggio verso l'orbita del nostro bel pianeta azzurro, la Terra.
Solo di pochi giorni fa è stata data la notizia da un quotidiano russo che questo oggetto denominato dagli astronomi 2016 WF9, avrebbe attraversato la cintura degli asteroidi e stando all'agenzia spaziale americana (La famosa NASA) questo corpo celeste passerà accanto al nostro pianeta sfiorandolo letteralmente ad una distanza di 51 milioni di chilometri.
La scoperta
L'attenzione per questo oggetto è viva sin dalla fine dell'anno scorso quando i sensori infrarossi dello Space Telescope Neowise della NASA hanno rivelato appunto l'asteroide che si è nascosto, attraversandola, la fascia di asteroidi che separa l'orbita di Giove da quella di Marte.
Gli scienziati stimano che questo corpo celeste con dimensioni che vanno dai 500 ai 1000 metri, raggiungerà l'orbita terrestre il 25 febbraio prossimo venturo.
Nulla ancora v'è di certo su cosa accadrà, non mancano puntuali coloro che in occasioni come questa vedono segni premonitori di una imminente apocalisse come l’astronomo Damir Zajárovich Diomin che sostiene si tratti di un 'planetoide' facente parte di una specie di nube di rocce, avanguardie del pianeta X o Nibiru che secondo molti ricercatori, starebbe passando in questi anni attraverso il sistema solare dopo migliaia di anni.
Diomin parla di catastrofi e grandi distruzioni e che con grandissima probabilità impatterà sull'atmosfera terrestre colpendo poi una grande città oppure finendo in mare aperto laddove potrebbe provocare un'onda anomala tale da distruggere decine se non centinaia di chilometri di coste urbanizzate ed antropizzate.
La NASA – prosegue il ricercatore – mente nel sostenere che si tratti di un semplice 'roccione' come ve ne sono tanti altri fuori dalla nostra preziosa atmosfera e che secondo l'agenzia americana, non possa essere rischioso tanto da non avvisare la popolazione e parlarne attraverso ai mass media.
Non ci resta che attendere la fine del mese prossimo per capire chi ha ragione, augurandoci che lo scienziato russo abbia torto.