Si sente spesso parlare di ‘numero chiuso’ in relazione all’accesso a diversi corsi di laurea; stavolta invece ci si riferisce a una zona litorale. Ebbene sì, per quanto possa sembrare strano, arriva la prima spiaggia a numero chiuso in Italia: Cala Biriola. Un provvedimento che era stato tentato in passato soltanto in Liguria, dai sindaci di Alassio e Laigueglia, per cercare di limitare il fenomeno dei pullman low cost che intasavano le strade, a cui è arrivato però il “no” secco dalla Prefettura di Savona. Il sindaco di Baunei, comune della spiaggia a numero chiuso da qualche giorno, decide ‒tramite ordinanza ‒ di limitare gli accessi a un massimo di 300.

Infatti, per quanto sia impresa ardua arrivare a Cala Biriola, considerato che essa si può raggiungere soltanto a piedi dopo un lungo percorso trekking in un sentiero impervio, o con un’imbarcazione (in questa zona sono quotidiane le gite in barca che partono da diversi punti come Arbatax e Santa Maria Navarrese), e nonostante lo spazio sia ridotto, essa è arrivata ad accogliere anche 1500 persone, creando in questo modo non solo ingorgo, ma anche un alto rischio di pericoli per i tanti bagnanti e per l’ambiente.

Gli strumenti per l’accesso limitato alla caletta

A controllare gli arrivi via terra e via mare a Cala Biriola sono 2 operatori. Il loro compito non è solo quello di contare le persone ma di spiegare anche loro ‒ soprattutto ora che l’ordinanza rappresenta una novità per i tanti bagnanti desiderosi di giungere nella caletta dopo tante fatiche ‒ i motivi del limite e le regole da rispettare.

Al momento sembrerebbe che tutti siano stati abbastanza comprensivi.

Perché tanti arrivi a Cala Biriola nonostante le difficoltà per raggiungerla?

La perla del Golfo di Orosei, prende il nome dalla foresta di Biriala sul promontorio a nord, chiamata però Biriola dai pescatori della zona, è caratterizzata dalla sabbia bianchissima e dall’arco di roccia sul mare smeraldo che rende peculiare la caletta.

Un angolo di paradiso nella costa orientale della Sardegna, al centro del Golfo di Orosei, a metà strada tra la notissima Cala Goloritzé, uno dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, e l’incantevole Cala Luna. Tutto ciò rende unica la caletta per la sua bellezza naturale attirando tantissimi visitatori, e ora Cala Biriola diventa ancora più esclusiva dal punto di vista amministrativo. Si può dire che i 300 ‒ una cifra per certi versi cinematografica, nonché ‘spartana’ ‒ che riescono a entrare nella tanto ambita caletta, si possano ritenere fortunati e privilegiati.