L'Italia si avvia ad affrontare un'ondata di Gelo davvero intensa. L'origine della massa d'aria è la freddissima regione della Siberia, con temperature al suolo inferiori ai -30°C. Ad est degli Urali, invece, si possono toccare anche i -40°C.

Nel suo percorso, la massa d'aria di tipo artico continentale, superati in questi giorni i paesi baltici e la Polonia, è giunta nei pressi dell'italia attraverso la porta di Trieste.

Analisi satellitare con Airmass RGB

La particolare situazione sinottica può essere analizzata in maniera più completa tramite il satellite Airmass RGB.

Le diverse colorazioni identificano le varie masse d'aria: verde per aria calda e stabile, blu per masse d'aria fredda e, naturalmente, una formazione nuvolosa come si evince anche dagli altri satelliti meteorologici. Il rosso indica l'intrusione di aria stratosferica, e quindi passaggi della corrente a getto che introducono "vorticità".

Modelli meteorologici discordanti

Le cause dell'ondata di gelo, come è stato anticipato in questi giorni, sono dovute allo stratwarming. Il surriscaldamento della stratosfera ha determinato uno split, ovvero la suddivisione del vortice polare in due lobi. A livello troposferico ha determinato un'area di alta pressione in sede polare e l'inversione dei venti zonali.

Ciò ha fatto sì che uno dei lobi del vortice polare dalla Siberia si dirigesse verso l'Europa.

È stato un continuo alternarsi di conferme e ribaltoni. A farla da padrone è stata la contrapposizione tra il modello americano GFS e gli altri sistemi meteorologici, soprattutto il canadese GEM.

I motivi sono essenzialmente legati al tipo di massa d'aria estremamente pellicolare e pesante.

I modelli, nei vari ricalcoli delle numerose emissioni, si trovano a soffermarsi su un tipo di strato d'aria insolito per il territorio, e l'estrema stratificazione pellicolare darà numerose sorprese.

ICON contro tutti

La giornata di oggi, domenica 25 febbraio, sarà già piuttosto fredda specie al Nord-Est, anche se il punto massimo di gelo si toccherà tra lunedì e martedì.

Su questo aspetto sono d'accordo tutti i principali modelli meteo. Temperature intorno ai -15°C a 850 hPa al nord ed alto Adriatico. Ciò comporterà, di notte, temperature anche di -10°C nel Nord Italia, e di giorno non si supererà lo zero: caratteristiche tipiche di un'ondata di gelo.

Il Sud vivrà condizioni di freddo intenso, ma non dovrebbe essere immerso nel gelo. ICON (ICOsahedral Nonhydrostatic), modello meteo elaborato dal servizio meteorologico tedesco DWD (Deutscher Wetterdienst), vede invece anche il Sud coinvolto, con neve al piano in tutta Italia. In effetti, quest'eventualità non è da escludere: l'enorme contrasto termico - quasi 30°C tra le temperature del mare e la massa d'aria gelida - potrebbe dare vita a dei minimi secondari, capaci di far scivolare il gelo più a Sud.