#BastaAmianto, un grido, un augurio, una speranza che si sono trasformati in una petizione su Change.Org con l’obiettivo semplice ma ambizioso di ripristinare gli incentivi per chi bonifica tetti e passa al fotovoltaico. Un modo intelligente, sostenibile ed efficiente per chiudere definitivamente questa drammatica pagina. La raccolta firme promossa da Annalisa Corrado e aventi come primi firmatari il Presidente di Legambiente Stefano Ciafani, il leader di Possibile, Giuseppe Civati, il vice presidente del Kyoto Club, Francesco Ferrante, la deputata di Liberi e Uguali, Rossella Muroni, Gianni Silvestrini, GB Zorzoli è stata un grande successo sfiorando le 53 mila adesioni.

Basta Amianto: oggi il social bombing

Oggi, 9 maggio, è previsto un social bombing per la consegna virtuale delle firme al Presidente della Camera, Roberto Fico, e ai Ministri Galletti e Calenda. Insomma in un momento in cui la sinistra è nel suo punto più 'basso di sempre', c'è chi rimboccandosi le maniche prova a fare qualcosa, oltretutto qualcosa di estremamente importante per lo sviluppo del nostro Paese.

#BastaAmianto: il testo completo della petizione e le ragioni dei promotori

Era il 1992 quando lo Stato Italiano con la legge n 257 del 27 marzo metteva al bando l'amianto. Purtroppo, invece, la realtà ci mostra e ci dimostra una situazione completamente diversa. I dati ad essere ottimisti, viste le oggettive difficoltà nella mappatura, sono quelli di un disastro silenzioso.

I manufatti ancora in uso sono pari ad una cifra tra 32.000 e 40.000.000 ton, mentre sono 75.000 gli ettari di terreno in cui è stata verificata un'inquinamento da amianto. Impressionante anche i metri quadrati coperti, si parla di una cifra tra 1 e 2 miliardi e mezzo. Gravissima la presenza negli edifici pubblici e in particolare nelle scuole.

Amianto e salute: dai 3000 ai 6000 morti ogni anno

Quanto è pericoloso "il killer silenzioso" per la nostra salute? Considerando solo le correlazioni certe tra malattie ed esposizioni alle fibre, si parla di un range tra 3.000 a 6.000 morti ogni anno. La causa principale è il mesotelioma maligno, un tipo di cancro aggressivo e letale.

Cresce purtroppo il numero di cittadini che subiscono patologie senza aver avuto un contatto diretto di tipo professionale. Gli esperti la chiamano "esposizione ambientale" e il rischio concreto sia che nel futuro queste patologie non potranno che aumentare senza un netto cambiamento di paradigma. La ragione è immediata, infatti, con lo scorrere del tempo le fibre di amianto si deteriorano e vengono dunque rilasciate in atmosfera.

No all'amianto e 'più sole per tutti'

Come si può cambiare questa situazione? Spiegano chiaramente i promotori della campagna che i dati storici degli ultimi anni hanno evidenziato come il mezzo migliore per combattere meglio l'emergenza sia quello di incentivare la sostituzione connettendola all'installazione di pannelli fotovoltaici.

Questo processo nel precedente biennio ha portato a risultati significativi come 20.000.000 metri quadrati passati a impianti fotovoltaici che hanno prodotto più di 2.000 MW di potenza. Tradotto in soldoni energia pulita per 1 milione di famiglie.

Proprio in queste ore si sta discutendo il nuovo decreto che regolerà gli incentivi alle fonti rinnovabili per il prossimo triennio. La bozza non soddisfa minimamente le richieste delle associazioni di categoria e gli ambientalisti che chiedono a gran voce il ripristino per tutte le taglie di impianti fotovoltaici, l'extra incentivo per la rimozione delle coperture in fibrocemento amianto e la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture contestualmente bonificate, sia un criterio prioritario per la compilazione delle graduatorie dei registri e delle aste.