Come se non bastassero le minacce apocalittiche di questa fine agosto, ecco che una vecchia conoscenza dallo spazio profondo torna a “salutare” la Terra: l'asteroide 2000 QW7, un corpo celeste largo 290 metri e lungo 650, si ritroverà a passare nelle vicinanze del nostro pianeta, raggiungendo la distanza minima sabato 14 settembre 2019 .L’asteroide in questione viaggia a un velocità minima di 23100 chilometri orari, per intenderci poco meno della stazione spaziale internazionale che orbita intorno alla Terra a una velocità media di 27600 chilometri all'ora.

Quello che è notevole sono le sue dimensioni: l'asteroide è lungo 650 metri e largo 290. Per fare un paragone che possa rendere l'idea, stiamo parlando di una mole pari a più o meno (cifra indicativa) il doppio dello stadio Olimpico di Roma, edificio e gradinate comprese.

La distanza minima tra la Terra e l’asteroide sarà di circa 5,3 milioni di chilometri, un numero che a prima vista potrebbe sembrare enorme, ma quando si fanno calcoli astronomici i metri e i chilometri non sono le unità di misura migliori, perciò in questi casi le distanze si misurano in Unità Astronomiche. Cosa vuol dire questo? Facile: una unità astronomica è pari alla distanza media tra la Terra e il Sole, ovvero 150 milioni di chilometri.

Facendo i dovuti calcoli, l'asteroide 2000 QW7 passerà a 0,03564 unità astronomiche dal nostro pianeta. A quella distanza un corpo celeste viene considerato come NEO (Near Earth Object, ovvero un oggetto che passa vicino alla Terra), ma in questo caso anche come "oggetto potenzialmente pericoloso" a causa delle sue notevoli dimensioni e della sua vicinanza.

Vecchia conoscenza

Perché 2000 QW7 è una nostra vecchia conoscenza? Perché l'asteroide in questione torna ogni 19 anni, infatti come riporta il suo nome era passato vicino al pianeta anche nell'anno 2000, avvicinandosi a una distanza più o meno simile a quella prevista per il prossimo 14 settembre. Il passaggio successivo dell'asteroide è previsto fra altri 19 anni, cioè per il 19 ottobre 2038, ma dai calcoli degli astronomi risulta che sarà più lontano.

In ogni caso si possono dormire sonni tranquilli in quanto non c’è pericolo che il corpo celeste venga “catturato” dalla gravità terrestre, quindi per il weekend del 14 settembre potete organizzarvi. Il mondo non finirà.

Minacce dallo spazio

Venendo alle minacce serie, l’asteroide che preoccupa di più gli astronomi al momento è 99942 Apophis, più grande di 2000 QW7: il suo diametro infatti è di oltre 300 metri, e non solo. Nel 2029 questo sassolino ci passerà seriamente vicino, ad appena 37.000 chilometri (stavolta sì, ha senso misurare in chilometri), dieci volte più vicino della Luna.