Pontevico (BS) - Insoddisfazione, stanchezza, rabbia, frustrazione per la poca attenzione che viene riservata all'Arte? Non sappiamo quali siano stati i motivi che hanno scatenato la reazione di un artista che, nella notte di giovedì 7 luglio, ha deciso di raccogliere i suoi disegni in un cestino posto all'interno di una stanza, per poi dargli fuoco.

Sicuramente le intenzioni dell'uomonon erano quelle di incendiare l'appartamento, ma solo di eliminare il motivo della sua rabbia. Non è certo la prima volta che nel mondo dell'arte accadono episodi simili: distruggere le proprie opere è cosa comune.

Un gesto che diventa talvolta una vera e propria espressione artistica, spesso incompresa e mal interpretata come un raptus di follia.

Paura tra i vicini di casa

Sta di fatto che il piccolo incendio che doveva rimanere racchiuso all'interno del cestino, è divampato in breve tempo in tutto l'appartamento, provocando il panico tra i vicini di casa che, allarmati dal fumo che usciva da una finestra, hanno subito avvisato il 112. In pochi minuti i Carabinieri si sono recati nei pressi dell'abitazione indicata dai residenti della zona e, una volta preso atto della situazione, hanno allertato i Vigili del fuoco.Questi ultimi,con la prontezza di azione per cui sono noti, sono giunti sul luogo dell'incendio e lo hanno domato nel giro di qualche minuto, riportando la calma tra la gente che assisteva allo spiacevole evento.

Tempestivo l'intervento delle Forze dell'ordine

L'intervento repentino delle Forze dell'ordine e dei Vigili del fuocohaevitato che l'incendio dilagasse ulteriormente, danneggiando altre stanze dell'appartamento dell'artista e la struttura dell'intera palazzina, evenienza che avrebbe messo a rischio la vita degli inquilini che risiedono negli appartamenti adiacenti.

L'ambulanza che era stata allertata dai Carabinieri per sicurezza, è fortunatamente tornata indietro senza pazienti a bordo. L'uomo, che suo malgrado si è reso protagonista dell'accaduto, non ha riportato ferite né scottature, ed ha rifiutato il ricovero in ospedale per i controlli di routine.La vicenda si è chiusa senza conseguenze per le persone coinvolte.