Anche nella Seconda Divisione di Lega Pro non mancheranno le emozioni. E lo abbiamo già visto nella prima giornata, andata in scena lo scorso weekend. E tutto questo fondamentalmente per un motivo: si rischia grosso. Perché? Semplice, basta guardare il regolamento. E' prevista infatti una riforma dei campionati che porterà alla composizione, per la stagione 2014-2015, di soli tre gironi di Lega Pro. Per questo motivo le squadre che retrocederanno dalla Seconda Divisione alla Serie D saranno ben nove per girone. Insomma, sarà davvero una battaglia perché nessuno potrà concedersi nemmeno un passo falso.

Ed è chiaro che prima di tutto si penserà a mettersi al riparo da ogni cattiva sorpresa prima di sognare un piazzamento di prestigio che ad ogni modo resterà soltanto tale, perché le squadre classificate dal primo al nono posto faranno parte di uno dei tre gironi unici di LegaPro. L'importante dunque sarà non retrocedere: ecco cosa dice il regolamento. In sintesi retrocederanno direttamente le ultime sei di ogni girone. Ma devono essere nove le squadre ad abbandonare la categoria, ecco perché si disputeranno dei playout in ogni girone che porterà alla retrocessione di altre tre squadre.

Nel girone A le squadre maggiormente accreditate dagli addetti ai lavori sembrano essere Monza, Mantova e Alessandria che, curiosità vuole, hanno iniziato il loro cammino tutte con un pareggio.

I brianzoli puntano tutto sul talento di Gasbarroni, affiancandogli una rosa molto valida e con molti giovani di qualità. E poi in extremis sul mercato ha ingaggiato il bomber Sinigaglia. Il Mantova invece ha puntato sull'esperienza, ingaggiando tanti giocatori che hanno militato anche in B e anche l'ex Chievo, il brasiliano Luciano.

L'Alessandria ha composto una rosa molto competitiva nella quale spiccano il centravanti Rantier e l'estroso Taddei.

Curiosità per vedere all'opera la Pergolettese, che sarà allenata dall'ex mediano della Juventus Alessio Tacchinardi e che in rosa ha l'esperto bomber Jeda. Nel girone B ci sono tante squadre ai nastri di partenza che puntano a fare bella figura: il Messina dell'eterno bomber Corona, il rinnovato Cosenza, le campane Casertana e Ischia. E poi c'è anche il Foggia, squadra sempre temibile. Anche questo sarà un campionato all'insegna dell'equilibrio, dove prima di tutto conterà una cosa: mantenere la categoria.