A San Siro si giocava Milan-Celtic nella serata del 18 settembre 2013 per la 1^ giornata di Champions League, gli uomini di Allegri cercavano riscossa dopo un mediocre turno di campionato. Vediamo la formazione che ha messo in campo l'allenatore livornese e di seguito la cronaca fino al risultato finale, al cui termine vedremo le pagelle del Milan.

Formazione Milan (4-3-1-2): Abbiati; Constant, Mexes, Zapata, Zaccardo; Nocerino, De Jong, Muntari; Birsa; Matri, Balotelli.

Cronaca e risultato Milan-Celtic, prima giornata Champions League del 18 settembre 2013

Primo tempo: al 4° Balotelli al volo e pronta respinta del portiere avversario.

Al 6° Zaccardo ma il tiro è centrale. Birsa all'8° e si oppone ancora Forster in uscita. Leggerezza di Abbiati che al 18° provoca una punizione a due in area a 8 metri dalla porta, Zapata ribatte in corner. Matri gira di testa al 21° Forster para e mette in angolo. Al 32° tiro al volo di Nocerino che sorvola di poco la traversa. Bomba rasoterra di Balotelli al 45+1 deviata e il portiere si sava in tuffo. Finisce il primo tempo, risultato Milan-Celtic 0-0.

Secondo tempo: pericoloso al tiro Samaras al 51° e pallone fuori di poco. Al 62° Muntari sbaglia di testa un gol fatto al termine di una bella azione. Subito dopo entra Emanuelson per Birsa. Al 76° fuori Constant e dentro Robinho, Allegri ci prova.

All'80° traversa del Celtic con Stokes su punizione. GOL! All'82° Zapata si libera e calcia dal limite, deviazione decisiva di un avversario e palla nell'angolino basso, vantaggio fondamentale del Milan. GOL! All'86° miracolo di Forster su punizione di Balotelli ma il tapin vincente arriva puntuale con Muntari. Esce Matri per Poli, pochi minuti alla fine più recupero.

Triplice fischio, risultato finale, Milan-Celtic 2-0.

Pagelle Milan

Abbiati 6,5; Constant 5 (Robinho s.v.); Zaccardo 5; Mexes 7, Zapata 7; Nocerino 5, De Jong 6; Muntari 6; Birsa 5,5 (Emanuelson 5,5); Matri 6 (Poli s.v.), Balotelli 6,5.

Nel complesso un Milan deludente che ha fatto poco gioco, ha vinto il cuore e l'esperienza internazionale, unica giustificazione i tantissimi assenti.