Prima sconfitta per la Spagna di Vicente Del Bosque in una partita di qualificazione. Dal 2010 infatti, come lo stesso ct spagnolo ha sottolineato a fine gara, la sua squadra non era mai stata battuta. Ci ha pensato la Slovacchia dei nostrani Hamsik e Kucka a interrompere questa lunga serie di successi. Sebbene il cammino non sia affatto compromesso, la Spagna sembra non essere più la dura compagine campione d'Europa e del Mondo 2010. Non esente da colpe Iker Casillas, sua la responsabilità sul primo gol. Al contrario ottima prestazione del suo rivale Kozakic, sicuro tra i pali.

Male Casillas

La primissima parte di gara sembra essere normale amministrazione per la Spagna, la squadra di Del Bosque applica il suo gioco: solite triangolazioni, possesso palla prolungato e ricerca degli spazi per gli inserimenti. Al 18' cambia tutto però: punizione del genoano Kucka e palla dentro. Casillas sul banco degli imputati: il portiere spagnolo non indovina prontamente la traiettoria (strana) del tiro, sbaglia a tuffarsi e palla solo sfiorata con la punta delle dita. Spagna che prova a rialzarsi prima con Busquets e dopo con Diego Costa ma Kozakic para tutto, spinto anche dall'energia e dall'euforia che si sente nel piccolo stadio di Zilina.

Tutto alla fine

Nella ripresa la Roja si butta all'attacco: fuori Albiol, Silva, Juanfran e dentro Pedro, Paco Alcacer e Cazorla. Mossa che sembra azzeccata: dopo le grandi prodezze del portiere slovacco, all'82' arriva il gol di Paco Alcacer su cross di Jordi Alba; seppur con qualche perplessità, la posizione dell'attaccante del Valencia al momento del cross viene considerata buona dall'arbitro. A questo punto ci si aspetterebbe il tutto per tutto della Spagna che colta dall'entusiasmo cerca di conquistare i 3 punti. Così non è: dopo 5 minuti la Slovacchia trova il gol con un colpo di testa di Stoch su cross di Duris. Finisce così, 2 a 1 per la Slovacchia che si piazza al primo posto con 6 punti. La Spagna si ferma a 3 punti al pari di Ucraina e Macedonia.

Promossi e bocciati

Male Diego Costa e Casillas. Il portiere sembra non garantire più come qualche tempo fa, i Mondiali in primis ne sono stati la dimostrazione. L'attaccante brasiliano, naturalizzato spagnolo, se in Premier sorprende, in ambito internazionale non riesce a garantire le stesse identiche prestazioni. Bene la Slovacchia che trova sicurezza in un ottimo Kozakic e in un sempre più decisivo Hamsik, uomo simbolo non solo del Napoli ma anche della Nazionale.