La grande attesa per il derby di Milano va oltre le possibilità concrete delle due squadre. Senza l'effetto Mancini saremmo alla vigilia di una stracittadina in tono minore, quello che realmente è, rispetto a un passato nemmeno troppo lontano, undici anni fa, quando Milan e Inter si giocavano l'accesso alla finale di Champions League. L'avvicendamento da Mancini a Mazzarri sulla panchina neroazzurra ha dato quel surplus che mancava, il motivo elettrizzante che aumenta il focus, ma i rimpianti per i tanti derby dei tempi d'oro dei due club di Milano sono evidenti a tutti, basta sfogliare anche velocemente ricordi e almanacchi per capire quanto sia in tono minore questo derby.

Undici e dodici sono i punti indietro di Milan e Inter dalla Juventus capolista, i rossoneri in undici partite hanno vinto solo quattro volte, cinque i pareggi e due le sconfitte; l'Inter (di Mazzarri) ha fatto anche peggio con quattro vittorie e altrettanti pareggi, e tre sconfitte; oltre a bianconeri, giallorossi e partenopei, davanti alla milanesi anche le genovesi e la Lazio: così si presenta il derby numero 183 di campionato tra Milan e Inter. Sarà interessante vedere come sta cucito il 4-3-1-2 di Mancini addosso all'Inter, e come Pippo Inzaghi contrapporrà il suo Milan operaio nel tentativo di vincere la partita.

Milan-Inter - Le probabili formazioni

Milan (4-2-3-1): Diego Lopez; Rami, Alex, Mexes, De Sciglio; Essien, Muntari; Bonaventura, Menez, El Shaarawy; Torres.

Allenatore Inzaghi.

Inter (4-3-1-2): Handanovic; Nagatomo, Ranocchia, Juan Jesus, Dodò; Guarin, M'Vila, Kuzmanovic; Kovacic; Palacio, Icardi. Allenatore Mancini.

L'obiettivo attuale di rossoneri e neroazzurri, al momento ancora una speranza tra l'altro, dato che i conti alla fine della stagione andranno fatti con Juve, Roma e Napoli, oltre qualche outsider tipo Lazio o Samp che potrebbero restare agganciate sino in fondo al terzo posto, è di centrare l'Europa che conta per il 2016, quando la finale di Champions League si giocherà proprio a Milano: il sogno di arrivare a quella finale non è negato a nessuno, ma se nel frattempo l'intero sistema Calcio Italia non cambia rotta, il sogno per Milan e Inter, malgrado il bravo Mancini e lo stesso Inzaghi, rischia di rimanere tale. Resta il predominio cittadino che garantisce settimane di sfottò a chi vince, un po' poco per il derby più prestigioso d'Europa.