Nessuno, neanche il tifoso più ottimista del Parma osava credere a quanto invece successo questa sera al Tardini, i pluricampione d'Italia della Juventus con il quarto scudetto consecutivo oramai cucito sulle magliette, in virtù di un campionato dominato, veniva sconfitto dalla "Cenerentola" dello stesso, il Parma, squadra protagonista, suo malgrado, di un campionato sciagurato per le note vicende societarie. Ma questa sera la formazione di Donadoni ha voluto fortemente indossare l'abito buono, quello della festa, ed ha sciorinato una partita che resterà negli annali del calcio italiano, non per il risultato in sé, ma per la voglia e la determinazione che ha messo in campo il Parma, una squadra che già conosce il suo futuro, un futuro che non sarà in Serie A, ma la voglia di battere la Juve, di battere i Chiellini, i Marchisio era troppo forte, così gli undici ragazzi in maglia bianco-scudata hanno dato il massimo o anche più del massimo per onorare innanzitutto la gloriosa maglia che indossano, ma anche per dimostrare al mondo calcistico italiano che loro onoreranno gli impegni fino alla fine nonostante non prendano soldi da oltre sette mesi.

Questa sera il calcio ha vinto nella sua espressione più bella, per una volta lo sport ha trionfato su tutto e tutti, o meglio a dispetto di coloro che credevano che il Parma avrebbe onorato solo con una presenza simbolica il campionato stesso e tutte queste persone, per una volta, hanno avuto torto perché siam certi che il Parma giocherà con il coltello tra i denti sino alla fine pur sapendo che il suo destino è segnato. Il gol del giovane Mauri classe '95 ha deciso il match al quarto d'ora del secondo tempo su assist di Belfodil, ma già dal primo tempo sembrava che le due squadre, paradossalmente, si fossero scambiate le maglie, troppo forte la voglia di "stupire" della truppa di Donadoni, troppo brutta per essere vera quella di Allegri, che alla fine della partita era letteralmente indemoniato ed arrabbiato nei confronti dei suoi giocatori che, questa sera, hanno disputato senza dubbio la più brutta partita dell'anno.

Vogliamo credere che la mente dei giocatori bianconeri fosse già proiettata ai quarti di finale di Champions League di martedì sera contro il Monaco... e siamo certi che quella sarà un'altra storia. Intanto per oggi onore al piccolo-grande Parma.