Ieri sera all'Olimpico una doppietta dell'ex Hernanes ha steso la Lazio e rilanciato l'Inter in chiave Europa League. Nel posticipo serale della 35esima giornata di Serie A si sfidavano la Lazio di Stefano Pioli e l'Inter di Roberto Mancini: due squadre da sempre gemellate ma che, nella serata di ieri, erano fortemente intenzionate a darsi battaglia per raggiungere i rispettivi obiettivi in campionato. Sembrava tutto apparecchiato per il nuovo sorpasso della Lazio ai danni della Roma al secondo posto... invece, complice le sviste dell'arbitro Massa (era da annullare il primo gol dell'Inter per fuorigioco attivo di Medel sulla punizione che ha portato al gol del pari nerazzurro), la doppia inferiorità numerica nella quale è stata costretta a giocare la Lazio, e la gran partita dell'Inter, il risultato è stato per certi versi sorprendente.

Vittoria per la Beneamata, e giochi d'alta classifica totalmente riaperti. In un senso (Champions) ed in un altro (Europa League).

Autentico mattatore della serata dell'Olimpico è stato il 30enne brasiliano Hernanes, grande ex della sfida. Un anno e mezzo fa, quando lasciò per l'ultima volta Formello, lo aveva fatto tra le lacrime, sue e di quelle di tutti i tifosi della Lazio che lo avevano così tanto amato e rispettato nel corso della sua militanza biancoceleste: i sostenitori laziali avevano scaricato sul Presidente Claudio Lotito la responsabilità per la cessione del volante verdeoro, ma il patron si era sempre difeso, spiegando come, in realtà, era stato sempre il giocatore a chiedere la cessione a più riprese.

Ieri sera, non appena sceso in campo, Hernanes è stato accolto, come sempre, dagli applausi del pubblico laziale; non appena, però, ha messo in rete la punizione valsa il momentaneo pareggio, suggellata dalla canonica capriola di esultanza, la reazione dei tifosi è stata veemente.

La Curva Nord biancoceleste si è sentita tradita, pugnalata dal brasiliano, reo di aver mancato loro di rispetto con quell'esultanza.

Da quel momento, la partita di Hernanes è stata caratterizzata da fischi assordanti ad ogni tocco di palla, e da cori non proprio gradevoli al suo indirizzo. A fine gara, dopo aver realizzato anche il secondo gol, di vitale importanza per le ambizioni europee della sua Inter, Hernanes non si è certo sottratto ai microfoni dei cronisti, rilasciando delle dichiarazioni piuttosto ironiche se non addirittura polemiche: "Ho fatto un gol importante - ha detto Hernanes in riferimento alla sua prima rete, n.d.r.

-, e siccome qui per tanti anni ho fatto la capriola, ho pensato che, sentendomi a casa qui, avrei potuto rifarla. Nonostante i fischi, il mio affetto e il mio rispetto per la gente della Lazio non passerà. Non è da me essere vendicativo - ha infine concluso -, ma non ho gradito le parole del Presidente Claudio Lotito nei miei confronti: quando ci si sente forti, a volte si parla più del dovuto. Dal canto mio, ho preferito rispondere sul campo. Questa contro la Lazio era una partita speciale, ci tenevo a fare una grande prestazione per far vedere ai tifosi dell'Inter che l'Hernanes più forte non era quello che avevano visto con la maglia della Lazio".

Il Profeta ha consumato la sua vendetta, aprendo una profonda ferita nel cuore, e nelle ambizioni, dei suoi infuriati ex sostenitori, e facendo al contrario gioire i tifosi di fede nerazzurra, i quali, negli ultimi anni, hanno potuto esultare davvero ben poco.