L'ACF Fiorentina ha definito la trattativa con il Besiktas(ora manca solo l'ufficialità ndr) perla cessione diMario Gomez.Ma non nella maniera che tutti pensavano. Doveva essere una cessione a titolo definitivo che avrebbe dovuto portare nelle casse viola circa otto milioni di euro. Invece è un prestito per un anno con (obbligo) di riscatto.

La parola obbligo è volutamente tra parentesi perché, visti i tempiin casa viola, si guardino i casi Salah e Milinkovic-Savic, i tifosi sperano che tutto vada per il meglio. Quindi, che il Besiktas tra un anno paghi.

Per adesso però niente soldi. Otto milioni che servivano per rimpinguare le casse in rosso ,ma anche per spenderli sul mercato, non ci sono.

Questo prestito è il sintomo che il periodo "nero" in casa Fiorentina non è passato. La società sta prendendo tempo, su tutto. Mercato in primis. L'unica cosa che per adesso i tifosi hanno potuto vedere è stata la presentazione del nuovo manto erboso del Franchi. Che, in un periodo come questo, è stato accolto a Firenze con battute e ironia.

La cessione di Gomez apre le porte a Mattia Destro, attualmente in forza alla Roma, che si trova ostacolato nelle fila giallorosse dalla sovrabbondanza di giocatori nel suo stesso ruolo. Il sottile filo che collega Firenze e Roma sta diventando incandescente.

Infatti, Mohamed Salah è nella Capitale ed aspetta il transfer provvisorio della Fifa. Questo però non arriverà fino a che non si sbloccherà il contenzioso tra il Chelsea (proprietario del cartellino) e la Fiorentina, che vuole far valere l'accordo preso in gennaio con i Blues, dove si indica un secondo anno di prestito. Sempre in casa Roma, la Viola sta sondando il terreno per un giocatore: infatti voci di mercato, danno come obiettivo Adem Ljajic, ex giocatore gigliato, andato via da Firenze tra le polemiche.

Il giocatore è cresciuto in questi due anni, e girando per la città si trovano persone a cui non dispiacerebbe un ritorno del serbo. Restando invece nell'est Europa si è accostato alla Fiorentina il nome del montenegrino Mirko Vucinic, che, a detta di molti, non è più in giovane età.