Il Genoa ha affrontato oggi pomeriggio l’Hertha Berlino. La squadra di Gasperini ha mostrato progressi rispetto alle prime uscite stagionali contro Cesena e Pro Piacenza. A tre settimane dal campionato ancora diverse partite amichevoli attendono il Grifone, sia in Italia che con compagini spagnole. Intanto, contro la più fisicamente in palla squadra berlinese sono arrivate indicazioni che serviranno a migliorare oltre che una sonante vittoria per 2-0.

Primo tempo Genoa-Hertha Berlino

Assenti Djogo, Izzo (a casa), Rincon (Izzo e Rincon saranno squalificati a Palermo, come Pavoletti) e Perotti, gli ultimi due lasciati inizialmente in panchina, Gasperini ha schierato un 3-4-3 con Lamanna fra i pali, difesa composta da De Maio, Burdisso e Marchese.

In mezzo Cissokho, Kucka, Costa e Laxalt mentre in avanti con Pavoletti al centro e Lazovic con Gakpe ai suoi fianchi.

Grifone avanti dopo sei minuti con Laxalt. L’uruguaiano è stato abile a deviare di prima intenzione un cross basso proveniente dalla destra da parte di Cissokho. Poi il Genoa ha badato a controllare, mostrando da un lato vistosi progressi in fatto di automatismi, dall’altro qualche impaccio ancora di troppo in difesa e una sterilità in fase offensiva che stona con il rendimento dei centrocampisti. Tino Costa infatti ha dispensato alcune interessanti aperture e ha anche rimediato a qualche errore di troppo di Kucka che, come Pavoletti, ha i suoi tempi prima di entrare in condizione.

Più vivi nel gioco Gakpe e Lazovic che mostrano progressi in fase di ripiegamento ma devono essere più incisivi quando si tratta di offendere. Bene Lamanna, tranne che per un’uscita a vuoto pericolosa ma decisivo in una circostanza nel finale del primo tempo quando, fra la mezz’ora e il duplice fischio, l’Hertha ha avuto diverse occasioni per pareggiare.

Tra i migliori si segnala anche Marchese, il più attento nel pacchetto arretrato.

Secondo tempo

Al dodicesimo i primi cambi: Munoz e Rincon per Marchese e Kucka. In precedenza, però, la frazione si era aperta come si era chiuso il primo parziale, ovvero coi tedeschi in attacco e il Genoa letteralmente aggrappato a Lamanna o agli errori sotto porta dei berlinesi.

In un particolare caso risultava imbarazzante la scivolata di Cissokho che spianava la strada per un due contro zero clamorosamente fallito dall’Herta. Si era nei primi minuti del secondo tempo.

Genoa che riprendeva a bussare al ventesimo con una bella combinazione sulla destra che ha portato Lazovic al cross. Palla deviata e corner da cui scaturiva un colpo di testa di Burdisso che per poco non realizzava il 2-0. Partita vera, arbitraggio all’inglese ma contrasti anche duri e perfino animosità, come nel caso dell’ammonizione a De Maio al minuto 29. Poco più di un minuto dopo, Cissokho si riscatta evitando un’azione di uno contro zero davanti a Lamanna con un gran tackle. Alla mezz’ora Pandev, Ntcham e Perotti al posto di Gakpe, Costa e Pavoletti per un Genoa molto vicino a quello titolare.

Infatti al minuto 34 Lazovic completa una splendida azione con Perotti e Pandev per il goal del 2-0. Al minuto 40 ecco apparire Ntcham che, con un siluro di destro coglie la traversa. Forse anche per questolo paragonano, tra gli altri, a Pogba. Gasperini può sorridere e i tifosi non possono che adeguarsi.