Domani, primo agosto a partire dalle 17:30, il Genoa di Gian Piero Gasperini torna in campo a tre settimane dall’avvio del campionato che, all’esordio, vedrà il Grifone fare visita al Palermo degli ex Munoz e lo stesso tecnico piemontese. La partita di domani opporrà il Genoa all’Herta Berlino, nel prestigioso impianto della capitale tedesca. Sulla carta il Grifone parte svantaggiato ma a prescindere dal risultato saranno in tanti nell’ambiente a cercare qualche risposta dal probante test contro una formazione decisamente più avanti nella preparazione.
Le scorie austriache e le amichevoli deludenti
Che il Genoa sia imballato è palese, prova ne è la quasi totale assenza di movimenti senza palla nelle due sfide con Cesena e Pro Piacenza, con pochissimi acuti in zona goal e una difesa che appare poco sicura ben al di là di qualunque involuzione dei singoli. Eppure il campionato incombe e, oltre a una condizione fisica all’altezza, il Genoa dovrà ritrovare movimenti e automatismi (anche altri rispetto al recente passato) in un organico che in pochi mesi è stato più volte modificato con le cessioni pesanti quanto intevitabili. Coi berlinesi, per evitare figuracce, occorrerà la gamba e anche un minimo di testa specialmente nei tanti confermati che ancora non sembrano calati nel nuovo scenario di un Genoa da reinventare e indietro rispetto a quanto ci si aspettasse sia a livello fisico che tecnico/tattico.
Su questo punto è stato molto chiaro Gasperini dopo la Pro Piacenza, così come inequivocabile è il pensiero del tecnico sulle questioni Perotti e Kucka: comunque debbano concludersi, che sia presto. In questo senso, appaiono prive di fondamento le voci che vorrebbero Perotti in partenza negli ultimi giorni di trattative, destinazione Inter o qualche big che non fosse riuscita a centrare qualche obiettivo prioritario.
Intanto arriva Ntcham
Nella giornata di ieri è giunto a Genova anche Ntcham, giovane centrocampista proveniente dal Manchester City con la formula del presito biennale con riscatto e controriscatto a favore dei Citizens: tradotto, fra due anni il Genoa potrebbe incassare un sostanzioso premio per la valorizzazione del giovane talento che in tanti hanno associato a mostri sacri come Viera, a cui lui stesso si ispira.
Con questo innesto, di qualità e spessore, il Grifone rafforza un centrocampo che appare il reparto più competitivo della squadra, potendo contare anche su elementi come Rincon (il più in forma) Costa, Tachtsidis e (per ora) Kucka.
Per capire la dimensione del Genoa toccherà conoscere quella dei vari Gakpe, Cisshoko e Lazovic, auspicando che i “vecchi” si confermino, Pandev faccia il Pandev e Diogo si riveli esterno di livello superiore. Se fosse risolta la questione Perotti (con rinnovo e adeguamento) e si coprisse il buco sulla fascia sinistra, il Genoa ancorché cantiere aperto inizierebbe a fornire nuovamente indicazioni di un certo tipo che, in ogni caso, possono e devono arrivare anche da Berlino.
L’attesa del miglior Genoa non spaventa l’ambiente RossoBlu, che ha imparato a “portare pazienza” come suggerito ironicamente dai tifosi dell’altra squadra genovese ai quali, per ragioni differenti, sarà evidentemente necessario ricorrere al medesimo sentimento.