Giorgio Ravaioli ha rilasciato in esclusiva alcune dichiarazioni a BlastingNews. L'opinionista tv (ospite fisso delle trasmissioni in onda su TeleLombardia e TopCalcio24) ha notoriamente il cuore nerazzurro, pertanto abbiamo deciso di intervistarlo sul momento dell'Inter ad un passo dall'avvio della Serie A 2015-16 ea pochi giorni dalla conclusione del calciomercato. Ci ha detto cosa pensa della cessione di Kovacic e del probabile acquisto di Perisic ma ha anche analizzato la rosa attualmente a disposizione di Mancini e le ambizioni accostabili al club di corso Vittorio Emanuele.
Ad ogni modo, ecco le dichiarazioni che Ravaioli ci ha gentilmente rilasciato:
D - Giorgio, tu sei noto per la freddezza nelle analisi, pertanto ti chiedo un commento oggettivo sulla cessione di Kovacic al Real. Le cifre sono molto interessanti ma non si rischia un nuovo caso Pirlo?
'Loro sono il Real noi siamo l'Inter, in mezzo c'erano 40 milioni per un giocatore bravo ma ancora da aspettare su livelli elevati. E l'Inter che, come detto, non è il Real, non poteva permettersi quel lusso. La giustificazione al sacrificio si troverà nel rendimento di chi arriverà con la provvista ricavata, solo allora sapremo se l'addio al croato sia stato un ottimo affare anche dal punto di vista tecnico.'
D - Lunedì potrebbe essere il giorno di Perisic, èun buon innesto o serve altro in attacco?
'Perisic è un pallino di Mancini. Ha fisico e talento la sua valutazione elevata a inizio mercato è oggi in linea con le logiche su cui si sono movimentati i giocatori di medio alto livello in questa sessione estiva. Per le sue caratteristiche tecniche in Italia può crescere ancora, pertanto credo che servirà, e molto, al tecnico jesino.'
D - Domenica si ricomincia dall'Atalanta, come vedi la prima Inter dopo un'estate trascorsa a far divertire i detrattori?
'Sarà un'Inter in rodaggioed ancora in attesa del suo completamento tecnico e tattico. Questo renderà l'impegno molto difficile. Lo schema di gioco e diversi titolari non saranno quelli che vedremo ad assestamento avvenuto. Il vero numero 0 della nuova Inter lo vedremo dopo la sosta per la nazionale.'
D - Ad oggi ritieni che la squadra nerazzurra possa puntare almeno al terzo posto o può ambire a qualcosa di più?
'Una risposta precisa la avremo solo a mercato chiuso. Quella di oggi sarebbe un'Inter non in grado di sviluppare l'identità che Mancini vuole dare alla squadra. Le visioni del Mister improntate al pensare in grande e agli obiettivi più ambiziosi sono oggi la migliore atout in mano al popolo nerazzurro.'