Con le sue 519 presenze (record superato solo da Javier Zanetti), molte delle quali con la fascia di Capitano, Giuseppe Bergomi, detto 'Zio', è stato un indimenticabile difensore dell'Inter. Con la maglia nerazzurra ha vinto due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e tre Coppe Uefa. Con la Nazionale ha vinto il Mondiale di Spagna 1982. Si è ritirato nel 1998 ed oggi fa l'allenatore oltre che l'opinionista di Sky. Ieri, in un'intervista all'emittente televisiva della svizzera italiana RSI - ai margini di un convegnosul tema doping nello sporttenutosi all'Expo in corso ancora a Milano - ha rilasciato una dichiarazione scioccante riguardo i tempi dell'Inter.
'A volte sono anche preoccupato per quello che ho preso o mi hanno dato'
Interpellato sul tema del convegno, 'Zio' Beppe Bergomi ha affermato che l'attenzione verso il doping è qualcosa che ha sempre cercato di inculcare nei giovani. Poi ha ammesso che a livello professionistico, facendo anche tanti passi indietro, lui purtroppo non è stato esente. Di qui la frase spiazzante: 'Dico che magari alcune sostanze che adesso sono doping, quando ho iniziato si potevano assumere. A volte sono anche preoccupato per quello che ho preso o mi hanno dato'. Oggi invece il livello di attenzione e informazione verso questi temi è molto più elevato e bisogna allenarsi di più come avviene nel tennis anziché fare uso di certe sostanze.
Poi tranquillizza tutti su quella esternazione, affermando che lui sta bene, ma è chiaramente preoccupato sul futuro, dato che certe cose assunte all'epoca hanno oggi effetti ignoti. E potrebbero scoppiare con effetto molto ritardato. In particolare si riferisce al Micoren, sul quale dice: 'lo abbiamo preso ingenuamente, perché ci dicevano che ci aiutava'.
In passato anche attuali Big della panchina come Capello e Prandellihanno più volte denunciato di averlo assunto, perché si poteva e se ne ignoravano gli effetti. Dunque il discorso di Bergomi era generale e non era certo un'accusa all'Inter. Che all'epoca si è comportata nel rispetto delle regole. Per fortuna i tempi sono comunque cambiati. Su tante cose nel calcio nel male, in altre, forse poche, in bene. Come appunto sull'informazione relativa alle sostanze dopanti.