Rudi Garcia rischia seriamente di perdere la Roma. I giallorossi, di scena a Borisov martedì, hanno offerto un primo tempo indecente, andando sotto di tre reti dopo appena 30', in virtù delle reti di Stasević e Mladenović, giunte con la decisiva complicità di una difesa assente e del portiere Wojciech Szczesny, in serata no. Inutile, nella ripresa, il tentativo di rimonta giallorossa, stoppata dalla traversa di Alessandro Florenzi a una dozzina di minuti dal termine della sfida dopo che le reti di Gervinho e Vassilis Torosidis avevano rianimato la contesa.

Adesso si fa in salita la strada della Roma in Champions League: sarà decisivo il doppio confronto con i tedeschi del Bayer Leverkusen ai fini della qualificazione al prossimo turno.

Rudi Garcia a rischio: ecco cosa non è più tollerato in società

La novità di giornata, nella Capitale, è che Rudi Garcia corre il rischio di non arrivare alla sfida con i tedeschi sulla panchina della Roma. Il tecnico transalpino, infatti, avrebbe esaurito tutto il suo credito (e la fiducia) nei confronti della società. Già quest'estate si erano verificate delle frizioni con l'allenatore, che avrebbe gradito essere maggiormente coinvolto nelle dinamiche del calciomercato, dove invece regna incontrastato Walter Sabatini; poi, Garcia non sta convincendo in questo avvio di campionato, dove la Roma alterna ottime prestazioni (si veda, ad esempio, quella contro la Juventus, sconfitta per 2-1 all'Olimpico) a gare fiacche, senza mordente (come quelle pareggiate contro il Verona e il Sassuolo).

A tutto questo va aggiunto un briciolo di sfortuna, come in occasione della partita persa a Genova contro la Sampdoria. Ciò che ha inviperito la società capitolina risiede in alcune scelte tattiche di Rudi Garcia, le quali non consentirebbero dei progressi veri a giocatori considerati patrimonio della Roma, quali ad esempio Radja Nainggolan e Juan Manuel Iturbe.

Sarà decisiva Palermo-Roma: se salta Garcia, due gli indiziati per la sua sostituzione

Considerata da molti la grande favorita per la conquista dello Scudetto, la Roma difetta in continuità e adesso ha collezionato anche una figuraccia sul prestigioso palcoscenico internazionale della Champions League. Il tempo dell'attesa è finito, il tecnico è sul banco degli imputati, anche perché in seno alla Roma non è piaciuta la difesa di Garcia nel post partita contro il Bate Borisov, quando ha definito corretto l'approccio alla partita per aver disputato ottimamente i primi 5' del match.

Quasi una presa in giro, se si prendono in esame i primi, inquietanti 45' della sua squadra. Da qui, secondo 'Il Messaggero' di oggi, la decisione della Roma di mettere Garcia sotto esame: "sarà valutata con estrema attenzione la prova dei giallorossi sul campo del Palermo e, in caso di un'altra prestazione deludente, nonostante le tante assenze che in questo periodo stanno falcidiando l'organico della Roma, la società potrebbe addirittura decidere per un clamoroso cambio alla guida tecnica". Sarebbero due, ad oggi, i maggiori indiziati a sedere sulla panchina della Roma: si tratta di Luciano Spalletti e Vincenzo Montella, entrambi disoccupati e tutti e due molto legati ai colori giallorossi.

Spalletti ha già allenato la Roma dal 2005 al 2009 ed è molto amato dal pubblico di fede romanista per l'ottimo gioco che sapeva esprimere la sua squadra; per Montella, al contrario, servono ben poche parole: 252 presenze e 103 reti da centravanti giallorosso, l'Aeroplanino ha iniziato la sua carriera da allenatore proprio a Trigoria, nelle giovanili della Roma, con un breve trascorso anche sulla panchina della prima squadra, nel 2011, prima di accettare l'incarico a Catania.