La Fiorentina vola, con 6 vittorie su 7 in Campionato è prima in classifica, in posizione solitaria, come non accadeva da oltre 15 anni. I viola vengono da tre 4' posti di fila, ma rispetto agli anni passati hanno una rosa più ristretta e, in difesa, ridotta all'osso, con 4 difensori centrali totali per 3 posti, nonostante le 3 competizioni da sostenere: Campionato, Coppa Italia ed Europa League.
I motivi di questi risultati straordinari derivano senza alcun dubbio dal cambio di allenatore: Montella che tutti osannavano, come avevo scritto diverse volte, aveva in realtà già lasciato intravedere delle pecche non indifferenti.
In particolare il pochissimo tempo impiegato ad allenare la difesa, sempre troppo alta e deconcentrata in campo, nonostante i 3 anni di lavoro insieme (faceva sempre gli stessi errori), mentre con Paulo Sousa, nonostante sulla carta sembrasse qualitativamente e quantitativamente più debole, ha mostrato di già un'organizzazione che gli ha permesso di diventare la prima difesa del Campionato. La Viola, pensate, ha preso goal soltanto in 2 delle 7 partite di Campionato fin qui disputate, roba fantascientifica per il calcio di oggi.
Anche le modalità con cui effettua il turnover, denotano una maggiore esperienza in Sousa, che pur cambiando molto ad ogni gara, conserva sempre un numero di titolari minimo in campo a reggere la spina dorsale della squadra, mentre con Montella eravamo abituati anche a vedere 10 riserve contemporaneamente in campo, e proprio tali decisioni ci costarono l'anno scorso la qualificazione in Champions League (sconfitte interne addirittura contro il già salvo Verona ed il già virtualmente retrocesso Cagliari, proprio a causa delle troppe riserve schierate dall'allenatore campano).
Il tiki taka di Montella che ormai tutti conoscevano, ha lasciato il posto alle verticalizzazioni veloci e continue di Sousa, più efficaci e che mantengono però le percentuali bulgare tipiche del possesso palla di Montella, il cui lavoro è comunque senz'altro visibile ancora oggi nella squadra viola.
L'anno scorso gli errori decisivi dell'allenatore napoleano ci costarono però il 3', ma forse anche il 2' posto finale in classifica (con la Roma letteralmente crollata da Dicembre in poi), e così senza le entrate provenienti da una qualificazione in Champions, si è dovuti passati dalla possibilità di scalare finalmente l'ultimo gradino che ci separava dalle Big con 30 milioni in più di budget, a dover ri-iniziare tutto daccapo, ma con Paulo Sousa credo che stavolta potremo saltare tanti passaggi :-)