La notizia, diffusasi nel corso della giornata di ieri, ha fatto il giro del mondo, e di tutti i media specializzati nel trattare di Calciomercato. Roberto Mancini, alla ricerca di un centrocampista di enorme qualità per innalzare il tasso tecnico della sua Inter, avrebbe chiesto a Piero Ausilio di portargli a Milano, nel mese di gennaio, Andrea Pirlo, attualmente impegnato nella Major League Soccer americana con la maglia dei New York City.

Pirlo - Inter, ecco perché si può fare

La pazza idea di Mancini, in realtà, sembrerebbe avere una sua logica ed anche qualche fondamento: come risaputo, infatti, la MLS si disputa in un periodo diverso rispetto i campionati europei, iniziando nel mese di marzo e terminando, con la solita formula statunitense dei playoff e delle finali, in quello di dicembre.

Pertanto, da gennaio, e fino a marzo, il torneo va in stand by, 'costringendo' i tanti giocatori del Vecchio Continente a fermarsi proprio nel momento in cui, solitamente, in Europa si profonde il massimo sforzo fisico per conseguire gli obiettivi stagionali.

I casi del passato: da Henry a Lampard, passando per Donovan e Beckham

Questa è la motivazione per cui, negli anni passati, i calciatori che avevano deciso di andare a svernare nella ricca lega americana, tra dicembre e gennaio, trovavano accordi con i club europei per tenersi in allenamento e, addirittura, si facevano tesserare per scendere in campo nelle gare ufficiali. Ricordiamo, per esempio, i casi di Thierry Henry, tornato all'Arsenal in prestito trimestrale dai New York Red Bulls, di Landon Donovan, che ha maturato esperienze nel Bayern Monaco e nell'Everton con la medesima formula, di David Beckham, passato per due volte, tra il 2009 ed il 2010, al Milan a titolo temporaneo dai Los Angeles Galaxy, e poi al PSG.

Per finire con l'ultimo calciatore, in ordine di tempo, ad aver solcato più volte gli oceani tra gli USA e l'Europa, quel Frank Lampard che, dopo aver lasciato il Chelsea per abbracciare il progetto dei New York City, non aveva resistito al richiamo della Premier League e del Manchester City.

I nerazzurri ci credono: con una sola gara a settimana, Pirlo potrebbe accettare la proposta dell'Inter

Ecco perché Mancini, per l'Inter, sogna di ripetere un'operazione simile con Pirlo, che, a 36 anni, ha pensato di concludere la sua carriera negli States, lontano dalla pressione e dai ritmi del calcio europeo, anche per maturare una nuova esperienza di vita.

Soltanto che, la stagione dei NY City è terminata anzitempo, ingloriosamente fuori dai playoff nonostante la franchigia newyorchese avesse approntato una delle rose più forti della MLS, ed in virtù di ciò l'opzione Inter, per un calciatore ancora sulla cresta dell'onda nonostante l'età avanzata, potrebbe diventare realmente interessante. I nerazzurri, tra l'altro, non giocano le coppe, e Pirlo potrebbe, da gennaio a marzo, disputando una sola partita a settimana, dare una concreta mano alla Beneamata nella corsa allo Scudetto, mai come quest'anno obiettivo concreto della società di Corso Vittorio Emanuele. Magari, perché no, prolungando la sua permanenza fino a giugno, sempre con il consenso dei NY City, per cercare di aggiungere al suo già ricco palmares l'ennesimo titolo.

Pedullà scrive: "Per il momento nulla di vero". Ma occhio a Mancini ...

Secondo quanto riportato dal sito web dell'esperto di calciomercato, Alfredo Pedullà, per il momento Pirlo-Inter resta soltanto un'idea, e, fino a questo momento, non ci sarebbe nulla di concreto al riguardo. Ma occhio a Mancini, che come il mercato ci ha insegnato, è davvero molto abile a convincere un calciatore a vestire il nerazzurro anche con una semplice telefonata.