Al termine del girone d’andata, con il Napoli che conquista il sia pur platonico titolo di “campione d’inverno” e con il mercato “di riparazione” (come si diceva una volta), è tempo di valutare un po’ di numeri. Come un bilancio di una qualsiasi azienda, si analizzano alcuni dati che fotografano la realtà del campionato, attraverso conferme o smentite su quella che è la graduatoria al giro di boa.
La classifica che precede la prima giornata di ritorno recita:Napoli 41, Juventus e Inter 39, Fiorentina 38, Roma 34, Sassuolo 31, Empoli 30, Milan 29, Lazio 27, Chievo 26, Atalanta 24, Udinese 24, Sampdoria 23, Torino 22, Bologna 22, Palermo 21, Genoa 19, Frosinone 15, Carpi 14, Verona 8 punti.
Le prime quattro della classifica di Serie A, nell’ordine Napoli, Juventus, Inter e Fiorentina, hanno vinto 12 delle 19 partite disputate, ma il Napoli ne ha perse solo 2, contro le 4 di Juventus e Inter e le 5 della Fiorentina. Miglior attacco quello dei partenopei (38 reti fatte contro le 15 subìte, con uno sbilancio di +23), seguito da quello della Fiorentina (37, 19 subite, sbilancio +18), della Roma (36) e della Juventus (33), mentre l’Inter ha segnato solo 24 reti, come l’Empoli, e meno della Sampdoria e del Chievo. Però l’Inter ha la difesa meno bucata (12 reti al passivo), davanti a quelle di Napoli e Juventus, entrambe con 15 gol incassati.
Interessante la valutazione della classifica per le sole partite casalinghe, con il Napoli (23 punti) davanti alla Fiorentina (22), alla Juventus e alla Roma, appaiate a quota 20, e all’Inter (19), mentre in trasferta sono proprio i nerazzurri di Mancini ad aver fatto più punti (20), davanti alla Juventus (19), al Napoli (18), al sorprendente Empoli (17) e alla Fiorentina (16).
Da tenere in debito conto che il Sassuolo, sesto in classifica, deve recuperare la partita col Torino.
Nelle zone basse i primati negativi: peggior attacco quello del Verona, unica squadra a non aver ancora vinto una gara, con appena 12 reti, con il Carpi che ne ha segnati 17, uno in meno dell’Udinese (18). Peggiore difesa quella del Frosinone (ben 41 reti nella porta ciociara), mentre il Carpi ne ha subite 34 e il Verona 31.
I primi 5 marcatori appartengono quasi tutti alle squadre di testa, a conferma di quanto siano stati determinanti per le loro squadre: il napoletano Higuain 18 reti (lo scorso anno a fine campionato Toni e Icardi ne segnarono 22), Eder 11, unica eccezione perché la Samp è nelle retrovie, poi il gigliato Kalinic 10 (secondo alcune testate 11), lo juventino Dybala e l'altro viola Ilicic 9.
E si legge su qualche sito anche di classifiche “rettificate” in base agli errori arbitrali, che modificherebbero in buona parte quella ufficiale al 19° turno. Ma questo è fantacalcio perché, al pari di una papera del portiere o di un gol sbagliato dall’attaccante, anche gli arbitri non possono essere perfetti.