Con gli impegni europei delle squadre vedremo dei turni di Serie A ancor più "spezzatino". Juventus e Roma giocano in Champions League, Fiorentina, Lazio e Napoli in Europa League: ecco perché il calendario della 26esima giornata prevede delle sfide anche di venerdì e di lunedì sera. La classifica è cambiata: adesso al comando della classifica troviamo la Juventus che ha superato nello scontro diretto il Napoli. Una rimonta incredibile quella della squadra di Allegri, che nello scontro diretto si è imposta per 1-0 grazie ad una rete di Zaza. Toccherà proprio alla Juventus aprire il prossimo turno di serie A.
Il calendario della 26esima giornata
Si comincia come detto venerdì 19 febbraio, quando a scendere in campo saranno Bologna e Juventus, in un incontro che nasconde parecchie insidie per i bianconeri: guai a sottovalutare la squadra di Donadoni. La Juventus anticipa perché a metà della settimana successiva, il 23 febbraio, giocherà contro il Bayern Monaco la partita d'andata degli ottavi di finale di Champions League.
Il calendario della 26esima giornata prevede anche due gare, come sempre, sabato 20 febbraio: alle 18 si giocherà Verona-Chievo, derby tutto da seguire con i ragazzi di Delneri obbligati a vincere, mentre alle 20.45 in programma c'è Inter-Sampdoria, altra sfida molto importante per i nerazzurri di Mancini.
Domenica 21 febbraio si giocheranno solo 4 partite alle ore 15: Atalanta-Fiorentina, Genoa-Udinese, Sassuolo-Empoli e Torino-Carpi. Lo spezzettato programma della 26esima giornata di serie A prevede anche una partita alle 18: Frosinone-Lazio. Per i padroni di casa una gara da vincere a tutti i costi per sperare ancora nella salvezza.
Quindi alle 20.45 il posticipo serale Roma-Palermo. I giallorossi di Spalletti inseguono un piazzamento in Champions e sperano di cogliere il quinto successo consecutivo. L'ultima partita in programma nel prossimo turno di serie A, la 26esima giornata, è il posticipo di lunedì 22 febbraio. Un big match, Napoli-Milan: la squadra di Sarri dopo aver perso con la Juve non si può permettere un'altra battuta d'arresto.