Calcio, affari e politica. Intrecci che l'ex patron della Nocerina, Giovanni Citarella, ha raccontato nel corso del processo relativo alla realizzazione del Crescent, davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno (presidente Siani). Chiamato a testimoniare sui rapporti con i costruttori Rainone, l'imprenditore nocerino ha riferito alcuni particolari legati alle vicissitudini della società sportiva Salernitana nella stagione 2011/2012, conclusasi con la sconfitta dei granata nella finale play-off contro il Verona, e la successiva cancellazione del club per non aver adempiuto alle disposizioni della Federazione Italia Giuoco Calcio in materia di iscrizione.

Il club non aveva i soldi neanche per le trasferte

Citarella ha rivelato, nel corso della deposizione, di essere stato contattato da Antonio Lombardi, all'epoca presidente della Salernitana, per verificare la sua disponibilità a rilevare la società. Il costruttore era impegnato con la Nocerina (promossa in Serie B al termine di quella stagione) e rispose seccamente di no all'imprenditore di Vallo della Lucania. I fratelli Rainone, costruttori già impegnati nel discorso relativo alla realizzazione del Crescent a Salerno, erano tra gli sponsor del club rossonero e al termine della stagione, nonostante il salto di categoria, confermarono la sponsorizzazione (cinquemila euro) senza adeguamenti.

La mancata iscrizione dopo la finale play-off

Gli imprenditori, ha spiegato Citarella ai giudici del Tribunale di Salerno, precisarono che non potevano offrire un contributo maggiore, in quanto sarebbero stati impegnati anche nella sponsorizzazione della Salernitana. Il club granata versava in condizioni disastrose con il presidente (Lombardi) che aveva affidato la gestione della squadra al sindaco.

Fu il primo cittadinoVincenzo De Luca a contattare i fratelli Rainone per permettere alla società di sostenere le spese necessarie per chiudere la stagione. Il club non aveva neanche la possibilità di sostenere i pagamenti delle trasferte. A tal riguardo, l'ex patron della Nocerina ha precisato che la Salernitana non aveva le disponibilità economiche per onorare la trasferta di Verona.

I fratelli Rainone vennero in soccorso del club salernitano con ventimila euro ma, dopo il ko con il Verona nella finale per la promozione in Serie B, la Salernitana fu estromessa dal campionato di Lega Pro.