L'ex campione del mondo e bandiera interista è convinto che la rosa dell'Inter sia competitiva al punto da poter centrare nella prossima stagione il piazzamento diretto per disputare la Champions Leaguee spiega che “troppe volte viene sottovalutata la qualità di questa squadra, probabilmente perché il focus in questo momento è rivolto solo alle questioni societarie“.

Secondo Bergomi, Roberto Mancini ha a disposizione una squadra il cui potenziale è visibile da tutti ed è stata ulteriormente rinforzata con gli innesti di Erkin, Ansaldi e Banega senza aver ceduto nessuno dei big.

Proprio facendo riferimento alle cessioni possibili in questa finestra di mercato, continua dicendo: “possono permettersi di sacrificare un giocatore importante come Brozovic, se arriva l’offerta giusta, per poi utilizzare i ricavi investendoli in un’ala duttile come Candreva, che garantirebbe gol e assist.” Sui nuovi si esprime positivamente ed in particolare elogia il centrocampista argentino Banega definendolo “regista avanzato, sarà il fulcro del gioco di Mancini. La sua personalità ed esperienza faranno bene all’Inter e a tutti gli altri giocatori, ha belle idee di gioco e piedi di grande qualità.”

Bergomi continua l’intervista parlando anche delle rivali dell’Inter, partendo dalla Juve che con i rinforzi di questa sessione di mercato, non solo si è rinforzata, ma ha anche indebolito le dirette avversarie dell’Inter quali Napoli e Roma, strappandogli Higuain e Pjanic.

A maggior ragione l’ex nerazzurro vede l’Inter come una seria candidata ad un posto in Champions League per l’anno prossimo, proprio perché, tra tutte le papabili, è stata l’unica che fino ad ora ha inserito elementi di spicco nella rosa senza cedere giocatori pregiati.

Conclude analizzando il modulo migliore con il quale Mancini dovrebbe giocare per esaltare maggiormente le qualità dei suoi giocatori, ossia il 4-2-3-1, perché a differenza del 4-3-3, nel primo modulo il mister potrebbe sfruttare tutti i suoi migliori elementi presenti in rosa.

In primis gli attaccanti Icardi, Jovetic ed Eder che, affiancati dall'innesto Candreva, sprigionerebbero un potenziale offensivo estremamente efficace, in secondo luogo l’unità del gruppo creato l’anno scorso aiuterà la squadra a consolidare le certezze viste per parte della stagione passata.