I tempi del Milan sono lontani. Questi per Rino Gattuso sono gli anni del pane duro della gavetta in panchina. Dopo i problemi avuti a Palermo con il presidente Zamparini e i sacrifici fatti a Creta per tenere in piedi la squadra addirittura a sue spese, ecco per Rino l'odissea estiva di Pisa, dopo la quale, comunicate le dimissioni, si profila un futuro da tecnico in Kazakistan. Ma al momento sono solo voci. E il ritorno al Milan che in cuor suo sogna, resta lontano.

Pisa in B e Livorno in Lega Pro

Quella lasciata da Rino Gattuso a Pisa è davvero una situazione insostenibile.

Dopo una promozione ottenuta con la diarchia fra il presidente Petroni e il direttore generale Lucchesi, il Pisa era in una situazione idilliaca, invidiabile, sognata da tempo: i nerazzurri toscani promossi in B e i grandi rivali del Livorno in Lega Pro, con l'aggravante della brutta aggressione al portiere Pinsoglio. Una situazione simile a quella del 2006-07 provata dai tifosi granata, con il Toro in A e la Juve in B. Ma a Pisa si sta disperdendo tutto questo patrimonio sportivo.

Un mese e mezzo fa la gioia di Foggia

Era metà giugno, ma sembra trascorsa una eternità. Il Pisa faceva suo il playoff con il Foggia ed esultava come non accadeva da anni. Tutto di breve durata però perché già alla festa Promozione il tecnico calabrese decideva di essere chiaro e sincero: resto se rimane Lucchesi e va via Petroni, in caso contrario sono io ad andare via.

Sembrava che da un momento all'altro dovesse arrivare Zeman, invece Gattuso sceglie di rimanere per affetto nei confronti della città e dei suoi giocatori.

Gattuso e il luglio di fuoco del Pisa

Il fulmine a ciel sereno dopo la conferma di Gattuso, arriva dalla Covisoc il 13 luglio. C'è una fideiussione che non va bene, la domanda di iscrizione del Pisa al prossimo Campionato di Serie B resta in sospeso.

Il presidente Petroni rassicura tutti e in effetti il 20 luglio arriva il via libera con il Pisa confermato nella serie cadetta. Ma due giorni dopo ecco l'arresto, con annessi problemi al cuore, per Fabio Petroni. L'accusa: bancarotta. Il Pisa romane in balia delle onde.

Rino sbotta: situazione intollerabile

A tre giorni dall'amichevole con il Celta Vigo, Gattuso non resiste. Non ci sono più le condizioni. Dimissioni. L'avvocato del presidente Petroni si dice sconcertato, ma la squadra e l'Associazione Italiana Calciatori sono con lui. Naturalmente. Con Gattuso.