La Fiorentina torna a sorridere dopo il deludente 0-0 in casa del Paok Salonicco. Sicuramente la gara è stata faticosa, contro una Roma che voleva a tutti i costi scacciare i dubbi dopo il pari in terra ceca e la vittoria stentata contro una gagliarda Sampdoria. La viola ha schierato in avanti il solo Kalinic come punta effettiva, supportato degnamente da Ilicic, che ha svolto la sua parte. La parte del Leone la continua ad esercitare Sanchez, peraltro match-winner nella faticosa vittoria della Fiorentina contro un gagliardo Chievo, nella serata della festa per i 90 anni della società viola.

Si è visto anche un valido Milic, capace di elaborare cross molto pericolosi.

La fortuna della Fiorentina si chiama paradossalmente Salah, al centro di una vera e propria querelle di mercato conclusasi qualche mese prima della fine del campionato scorso: l'egiziano si è reso protagonista di una prova incolore, quasi senza sussulti. Ma la Roma ha dimostrato cuore e orgoglio e pazienza se Dzeko è arrivato spesso tardi agli inviti dei compagni. La Fiorentina deve ringraziare Tatarusanu, protagonista di qualche valido intervento, e la sorte, tramutatasi nel clamoroso palo colto da Nainggolan. Poi, all'82' è arrivata la perla di Milan Badelj, che con un colpo da biliardo ha regalato i tre punti ai viola, consentendogli di guardare al futuro con qualche speranza in più.

Si, quasi tutti hanno affermato che fosse fuorigioco (Kalinic era davanti a Szczesny e gli ha coperto la visuale), ma come direbbe Boskov, "gol è quando arbitro dà", con buona pace di chi protesta: ormai la gara è alle spalle e ora si deve pensare ai prossimi impegni, non certo facili: mercoledì sera si andrà ad Udine, nella Dacia Arena, dove i friulani cercheranno una rivincita, visto come hanno perso in casa nel lunch match delle 12.30: sarà dura che sbaglino anche la seconda casalinga. Poi, domenica sera, arriva il Milan dell'ex Montella: due affermazioni vorrebbero dire volare: o si chiede troppo alla sorte? Sperare non costa nulla ma bisogna crederci.