Parola d'ordine: dimenticare. Perchè certi episodi, nel calcio come nella vita, devi subito metterli da partee non pensarci più. Ma il fatto accaduto a lecco (la squadra lombarda milita in serie D), qualche giorno fa, è stato molto grave. Un allenatore appena arrivato al campo, viene aggredito da un dirigente e la sua avventura dura lo spazio di qualche giorno. E' accaduto ad Alberto Bertolini, uno che a Lecco è considerato una bandiera per il suo grande passato da calciatore. Bertolini, che da pochi anni è diventato allenatore, era stato chiamato dalla società per sostituire Stefano Cuoghi dopo un inizio di campionato certamente non all'altezza.

'Impossibile lavorare così'

'Sapevo che accettare l’incarico di allenare il Lecco - racconta Bertolini a Blastingnews - poteva nascondere difficoltà e responsabilità differenti rispetto a moltissime altre squadre di serie D. Mai, però, avrei pensato di trovare una simile situazione. Al di là dell’episodio specifico, sul quale non mi va di tornare, ero letteralmente impossibilitato a svolgere il mio lavoro. E, per come intendo io il ruolo di mister, potevo soltanto farmi da parte'. Il problema è che ora Bertolini non potrà più allenare in questa stagione: 'Io mi sono dimesso. Quindi, a termini di regolamento, non potrò più allenare un’altra squadra quest’anno. Sto cercando, grazie all’aiuto del mio avvocato, di ottenere - data l’eccezionalità dell’intera vicenda - una deroga'.

E sarebbe una cosa buona e giusta, data la gravità della situazione. 'Da giocatore- prosegue il giovane mister - ho avuto la fortuna di girare molte città blasonate e con un forte seguito di tifosi. Pertanto, in momenti di carenza di risultati o di pessime prestazioni, mi era successo di essere stato contestato. Fa parte del calcio e lo dobbiamo accettare.

Soprattutto se a contestare sono i tifosi, ovvero, coloro che, più di tutti, amano e sostengono la squadra della propria città percorrendo centinaia di chilometri in giro per l’Italia. Mai, però, mi era successo di assistere - da terzo - a scene come quella che mi ha visto protagonista la scorsa settimana. Ma non ci voglio più tornare, ora voglio pensare al futuro'.

Il futuro del Lecco e di Bertolini

'Oltre allo straordinario affetto manifestatomi da tanti tifosi e non, di questa triste avventura - conclude Bertolini - mi rimangono delusione e incredulità. In un attimo il mio grandissimo entusiasmo è svanito e ancora mi domando il perché di quanto accaduto. Io desideravo solamente allenare, nulla più. Se potessi tornare indietro di 10 giorni rifarei mille volte la scelta di accettare la responsabilità tecnica del Lecco. Non avrei mai e poi mai potuto dire di no'. Il Lecco domani sarà impegnato in trasferta contro la Virtus Bergamo, una delle migliori formazioni del girone B di serie D (domani le partite avranno inizio alle 14.30). La società lecchese, per salvare la squadra, ha richiamato Stefano Cuoghi, il tecnico esonerato per far posto a Bertolini. Che, invece, dovrà tifare peril 'suo' Lecco da casa, in attesa di sapere se potrà allenare ancora nel corso di questa stagione.