Paul Pogba e la Juventus sono due mondi destinati a incrociarsi ancora, infatti Mino Raiola, in virtù del brutto inizio del francese con la maglia del Manchester United dovuto anche alle incomprensioni tattiche con Mourinho, starebbe pensando di riportare il ragazzo in bianconero avvalendosi di una clausola contenuta all'interno del suo contratto milionario.

Manchester – Juventus, andata e ritorno

Pogba, centrocampista di Lagny-sur-Marne classe 1993, cresce in Francia tra le giovanili del Le Havre, ma le sue doti balistiche fuori dal comune lo pongono subito sui taccuini dei migliori dirigenti europei e nel 2009 il leggendario manager del Manchester United, Sir Alex Ferguson, lo porta a Old Trafford.

Il francese, paragonato a Patrick Vieira per la sua stazza fisica, parte forte con le giovanili conquistando la Fa Youth Cup (torneo destinato ai ragazzi non ancora maggiorenni) nel 2011; il 20 settembre dello stesso anno il 'Polpo' (per le sue lunghe leve che sembrano tentacoli) esordisce in prima squadra nella vittoria per 3-0 sul Leeds; alla fine della stagione però, deluso dalle poche presenze (solo 3) e spinto da quella volpe di Mino Raiola, Pogba litiga con Ferguson e si accasa alla Juventus a parametro zero, diventando a posteriori il più grande rimpianto nella trentennale carriera dell'allenatore scozzese.

Nella prima stagione a Torino il francese parte dalla panchina ma pian piano si conquista i suoi spazi a suon di giocate sopraffine e gol dalla distanza (memorabile la sua doppietta in Juventus-Udinese del gennaio 2013) finendo l'annata con 5 reti all'attivo e il primo scudetto in carriera; dal secondo anno Conte non può più tenerlo fuori e, complice l'infortunio iniziale di Marchisio, il 'Polpo' diventa un titolare inamovibile nel 3-5-2 del tecnico leccese, imponendosi come mezz'ala sinistra, aiutando la squadra a vincere un altro tricolore; nell'annata successiva Pogba, dopo l'addio burrascoso del mister salentino durante il ritiro estivo, trova un nuovo allenatore che lo stima molto e lo fa crescere sia a livello tattico che caratteriale, ovvero Massimiliano Allegri.

Il tecnico toscano usa più la carota che il bastone (a differenza di Conte) e Paul lo ripaga trascinando la squadra a sfiorare il Triplete (Champions League persa in finale contro il Barcellona dei marziani).

Nella stagione scorsa il francese, ormai diventato un top player a livello mondiale, si carica di responsabilità prendendo la numero 10 lasciata da Tevez e dopo un inizio poco brillante, suo e della squadra, è protagonista della cavalcata impossibile ai danni del Napoli che porta la Juventus a vincere il suo quinto titolo di fila; in estate 'Pogboom' chiede alla società di essere ceduto e, al termine di un'asta che coinvolge i migliori club europei, il Manchester United lo riporta a casa alla cifra record di 105 milioni di euro.

Già nostalgia di Torino?

Il ritorno di Pogba a Manchester è la ciliegina sulla torta della sontuosa campagna acquisti del nuovo manager Josè Mourinho che, con lui e Ibrahimovic in prima linea, punta a conquistare subito la Premier League che manca ormai da quattro anni a Old Trafford. Il francese però dopo due mesi non si è ancora ambientato, ci sono incomprensioni tattiche con lo 'Special One' che lo utilizza come mediano davanti la difesa e i tifosi lo criticano per le sue brutte prestazioni ben sotto gli exploit in bianconero e soprattutto per la cifra faraonica spesa per lui; questa situazione turba molto i giornali francesi, poiché Pogba rappresenta il simbolo della Nazionale transalpina, che aprono a un clamoroso ritorno in Italia con una clausola per cui Raiola avrebbe la possibilità di riportarlo alla Juventus a prezzi ridotti. Notizia che farà felici i tifosi bianconeri che sognano ancora di vedere 'Pogboom' illuminare lo Juventus Stadium.