La Juventus del futuro potrebbe fondarsi anche su di lui. Moise Kean è uno dei talenti bianconeri che la società torinese vuole tenersi stretto e proprio per questo potrebbe essere pronto, nei prossimi mesi, un contratto da professionista. Un nuovo accordo tra la società e il giocatore, con la supervisione del procuratore di Kean Mino Raiola, che potrebbe allontanare le sirene estere, soprattutto provenienti da Manchester City e Arsenal. Il classe 2000, nativo di Vercelli, nelle ultime settimane è stato convocato da Allegri in prima squadra, viste le assenze di Dybala e Pjaca, e qualora dovesse debuttare in Serie A, diventerebbe il primo giocatore nato nel nuovo millennio a calcare il prato della massima serie.
L'idea di vedere Kean in campo con la prima squadra non sembra poi un'ipotesi così remota. Paulo Dybala e Marko Pjaca, infatti, faticano a recuperare e dovrebbero rimanere fuori almeno fino alla fine di novembre. Questo significa che Massimiliano Allegri si trova a disposizione solo Higuain e Mandzukic, con Cuadrado che potrebbe essere adattato in attacco. Per questo il tecnico livornese potrebbe affidarsi al giovane italo-ivoriano, magari in qualche spezzone di partita.
La stagione di Kean
La stagione di Moise Kean, prima delle convocazioni in prima squadra da parte di Massimiliano Allegri, stava dando ottimi risultati al giovane bianconero. L'attaccante ha realizzato 3 gol in 3 partite nel campionato Primavera a cui vanno sommati i 2 gol messi a referto in Uefa Youth League in due partite giocate.
Praticamente un gol a partita per il talento della Juventus che è la punta di diamante delle giovanili bianconere. Anche l'Italia ha subito messo gli occhi su Moise Kean, tanto che il giovane bianconero ha già disputato 6 partite con 2 gol realizzati nella nazionale Under 15, poi 4 presenze con 3 reti nell'Under 16 e adesso si trova in Under 17, dove in 11 gare disputate ha già realizzato 5 gol.
A leggere i numeri sembra trattarsi di un vero e proprio baby fenomeno del calcio italiano. Il giocatore, c'è da ricordare, è anche in possesso della cittadinanza della Costa d'Avorio, paese di provenienza della famiglia.