Guardiola contro Enrique per il ritorno della partita di Champions League, gruppo C. Dopo la lezione del Camp Nou dell'andata (4-0 per il Barça) Pep e il suo City battono 3-1 i catalani in una partita divertente e di altissima intensità. Senz'altro una vittoria sofferta ma importantissima per la crescita della squadra di Guardiola, arrivata dopo un primo tempo dove il Barcellona ha mostrato il suo straordinario palleggio che ha però iniziato a vacillare nel secondo quando il suo Manchester ha alzato il pressing.

I gol: al 21 vantaggio Barça con il solito Messi che finalizza il contropiede da lui stesso avviato e reso possibile da una pessima disposizione dei difensori avversari.

Il pareggio del City porta la firma di Gundogan che al 39 sfrutta il disimpegno errato di Sergi Roberto. Nella ripresa la squadra di Guardiola alza ulteriormente il pressing e scaglia le sue frecce in contropiede: al 51 De Bruyne calcia perfettamente una punizione dai venti metri e infila Ter Stegen sul suo palo, mentre al 74 ancora Gundogan finalizza l'ennesima ripartenza di De Bruyne.

Il Barcellona, già sicuro della qualificazione, pecca di leziosità nel palleggio e nei disimpegni, quando attaccato alto diventa vulnerabile e perde diversi palloni. Prova modesta di tutta la squadra che nel secondo tempo si muove poco e attacca poco la profondità, eccezion fatta per Suarez; Digne in difficoltà nel sostituire sulla sinistra l'infortunato Jordi Alba e Neymar poco pericoloso.

Dal canto suo il City disputa una gara prima di tutto intensa e grintosa, spinta dal pubblico dell'Etihad; molto attento Guardiola nel far alzare la squadra e a sfruttare la velocità dei suoi attaccanti. Ottima la prova di De Bruyne dal quale passano tutte le azioni pericolose: il calcio di punizione è una perla; Voto alto anche per Otamendi, che argina prima Messi e poi Suarez, e voto alto per Aguero che non ha segnato ma ha fatto un gran lavoro per la squadra.

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