Ancora guai per Luca bargiggia, calciatore militante nel Pontedera, club toscano di Lega Pro, e figlio di Paolo, il noto giornalista di SportMediaset, famoso per la sua folta barba e per le sue bombe di mercato. Il Coni ha infatti comunicato nella giornata di oggi di aver trovato il centrocampista, con un passato nelle giovanili dell'Inter, positivo ad un controllo antidoping, in particolare alla Benzoilecgonina, metabolita della cocaina. Il controllo è stato disposto dalla Nado Italia al termine del match disputato a Meda il 23 ottobre 2016 tra Renate e Pontedera.

L'alteta, comunica il Coni, è stato sospeso in via cautelare, in attesa di ulteriori test per fugare ogni dubbio. Un bel colpo per il mediano del club toscano, purtroppo non nuovo a episodi di cronaca poco lusinghieri, specie per la squalifica di ben 10 giornate rimediata nel marzo dello scorso anno per insulti di tipo razzista a un avversario. Bargiggia jr, ai tempi calciatore della Clodiense, aveva apostrofato un altro calciatore con epiteti ben poco edificanti, adducendo addirittura al ritorno dei Marò dall'India.

La maxi-squalifica di allora non passò di certo inosservata, anche per la fama di cui gode il padre Paolo, cronista di spicco delle reti Mediaset ed esperto di calciomercato. Nonostante tale gesto, Bargiggia è riuscito comunque a salire di categoria, guadagnandosi una chiamata dal Pontedera, squadra toscana che ha permesso al ragazzo che non è riuscito a sfondare nell'Inter una chance nella Lega Pro, campionato di terza serie nazionale.

Ora lo spettro della positività all'antidoping, che potrebbero costare un altro lunghissimo periodo di stop al ragazzo di origini milanesi, l'anno scorso fermato dalla giustizia sportiva nonostante un ricorso, poi respinto dalla Corte d'Appello, che confermò le frasi ingiuriose riferite da Bargiggia ad un avversario di colore militante nella Virtus Castelfranco.

Resta da capire l'entità della squalifica cui Bargiggia potrebbe andare incontro. Anche il padre Paolo, in passato è finito nel mirino dei tifosi partenopei, per aver anticipato l'addio di Higuain al Napoli e l'imminente passaggio alla Juve.