Gabigol è sicuramente un predestinato: ha giocato solo poco più di 20 minuti in campionato con l’Inter, eppure tutti parlano di lui. Si discute su quale possa essere il futuro dell’attaccante brasiliano, che non ha trovato spazio in nerazzurro prima con Frank De Boer ed ora con Stefano Pioli. Il Calciomercato di gennaio è l’occasione di lasciare temporaneamente Milano per un’altra squadra italiana, per un ritorno al Santos in Brasile, oppure per un periodo all’estero (diversi i nomi, dal Fenerbahçe al Las Palmas). In questi giorni, ad esempio, i giornali inglesi parlano con insistenza di un interessamento del Liverpool con un’offerta pronta per gennaio, ma non c’è ancora nulla di concreto.

La decisione è rinviata alle prossime settimane. Sul futuro incerto del 20enne di San Paolo si sono già espressi Piero Ausilio, Pioli e l’agente del giocatore Wagner Ribeiro. Mancava solamente lo stesso Gabriel Barbosa che finalmente ha rotto il silenzio, durante un evento per Pro Evolution Soccer 2017, il videogioco di cui è ambasciatore.

Le parole di Gabigol

Gabigol chiarisce il suo pensiero: “Sono arrivato da soli tre mesi a Milano, mi sono adattato alla città e alla squadra – spiega l’attaccante dell’Inter – sono molto felice qui, anche se vorrei giocare di più, ma so che bisogna avere pazienza”. Il brasiliano ammette che si sta allenando con continuità per migliorare e che ogni giorno si sente più inserito: a testimoniarlo, la breve prestazione, ricca di belle giocate, nella partita contro la Lazio, che l’ha visto entrare in campo nel finale, sostenuto dal pubblico nerazzurro di San Siro.

Quindi aggiunge che la sua prima intenzione sarebbe quella di rimanere all’Inter per poter esplodere, esattamente come avvenuto nel Santos.

Le difficoltà in Italia

Gabriel Barbosa ammette le difficoltà incontrate, ma rilancia: “Tanta gente dice fesserie: il calcio italiano è diverso da quello brasiliano”. Ricorda di essere un ventenne tra tanti grandi giocatori di lunga esperienza che sono in Italia da parecchio tempo.

Aggiunge di avere già imparato molto e di pensare che sia solo questione di tempo, perché è normale per un ragazzo appena arrivato non partire subito da titolare. Nota come lo stile di gioco qui sia diverso dal suo, perché raramente gli attaccanti partono da lontano: nessun problema ad adattarsi, anche se serve tempo. Infine ribadisce il desiderio di rimanere in nerazzurro per poter far bene nel resto della stagione.

La parola ai compagni di squadra

A sostenere il compagno c’è Felipe Melo, che fa notare le differenze del nostro modo di giocare rispetto a quello del Brasile: “Qui il calcio è tatticamente il più difficile del mondo – spiega il centrocampista – Gabriel è abituato a muoversi in un ambiente leggero e felice come quello del Santos”. Quindi risparmiarlo in questo periodo di difficoltà per l’Inter è stato giusto e di certo non un’umiliazione, come sostiene Wagner Ribeiro, procuratore del ragazzo. Più laconico Andrea Ranocchia che non vuole favoritismi: “Gabigol deve guadagnarsi il posto in campo come tutti noi”.