Il Milan passerà in mani cinesi, prima o poi. Intanto è slittato al prossimo 3 marzo il closing della trattativa che dovrebbe portare il Milan dalla famiglia Berlusconi alla cordata cinese rappresentata da Sino-Europe Sports. I futuri dirigenti rossoneri Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, che dovrebbero rispettivamente diventare amministratore delegato e direttore sportivo, stanno lavorando al prossimo calciomercato estivo, che dovrebbe vedere la società di via Aldo Rossi assoluta protagonista. Sono tanti i nomi nel mirino degli ex dirigenti interisti, almeno uno per reparto.

In difesa il Milan è alla ricerca di un partner per Alessio Romagnoli oramai leader della retroguardia rossonera. Si fanno i nomi di Mateo Musacchio, da tempo in cima alla lista dei desideri di Vincenzo Montella e di Rodrigo Caio, difensore brasiliano classe 1993 di proprietà del San Paolo, considerato l'erede di Thiago Silva.

In mediana si sogna il grande colpo: da Fabregas a Verratti passando per Tielemans, il Milan è alla ricerca di un regista di livello internazionale da affiancare a Manuel Locatelli. Di recente Antonio Conte, allenatore del Chelsea, ha aperto alla cessione dello spagnolo e già nella prossima sessione di gennaio Adriano Galliani, in accordo con la nuova dirigenza cinese, potrebbe tentare l'acquisto del regista ex-Barcellona e Arsenal.

Il colpo in attacco

In attacco, invece, l'obiettivo numero uno si chiama Keita Baldè. L'attaccante spagnolo, classe '95, è in cima alla lista dei desideri di Massimiliano Mirabelli, che lo segue da tempo. Secondo alcune indiscrezioni il Milan avrebbe già avanzato un'offerta al giocatore pari a 2 milioni di euro a salire. Attualmente Keita non sta rinnovando con la Lazio perché i biancocelesti non possono accontentare la richiesta di 3,5 milioni di euro, ma sembra che dietro questo muro ci sia proprio il Milan.

Il giocatore, in scadenza nel 2018, si sarebbe promesso ai rossoneri e avrebbe accettato il contratto proposto da Mirabelli. Ora serve l'ultimo affondo: l'offerta alla Lazio. E si sa, con Lotito è dura.